L’ “alveare” del padiglione del Giappone in mostra a Lariofiere

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Expo Milano_31ott2015 (1)ERBA – Il prestigioso alveare in larice giapponese sarà in mostra durante ComoCasaClima powered by Klimahouse dal 13 al 15 novembre 2015 presso LarioFiere.

Composto da più di 20mila travi in legno lamellare di larice di Fukushima, il graticcio tridimensionale che costituisce il Padiglione-intervento del Giappone a Expo 2015 è una vista impressionante ed affascinante.

I lavori di preparazione in Italia, commissionati a Galloppini Legnami, hanno impiegato quattro mesi per sagomare ed intagliare il legname fino a raggiungere le dimensioni previste dal progetto originale, ideato dal Professore e Architetto Atsushi Kitagawara.

Numerosi sono stati i problemi che il team ha dovuto affrontare, non ultima la logistica degli spostamenti. Per poter conservare la sua naturale umidità, il legno ha dovuto viaggiare sigillato in guaine riflettenti all’interno di appositi sacchetti deumidificanti. Anche la struttura degli incastri ha dovuto essere modificata per rispondere meglio alle condizioni climatiche italiane.

Il risultato è una struttura imponente, che tuttavia è in grado di resistere al forte vento e ai movimenti sismici, grazie alla sua struttura ad alveare ed alla innata flessibilità del materiale ligneo di cui è composta. Nessuno che abbia fatto visita ad Expo 2015 la dimenticherà facilmente.

Tuttavia, finita la Mostra Internazionale di Milano, rimane il problema del riutilizzo delle strutture e dei materiali che sono stati impiegati nella sua riuscita realizzazione.

Grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Lecco, e alla mediazione della Camera di Commercio di Lecco, Lariofiere ha l’onore di presentare una parte della struttura di ideazione giapponese presso il proprio centro fieristico. I visitatori di ComoCasaClima powered by Klimahouse potranno ammirarlo dal 13 al 15 novembre 2015.

Un team del Politecnico di Milano, guidato dal Professore Ingegnere Marco Imperadori, sta infatti adoperandosi per consentire il montaggio e il riuso del graticcio, in base a quell’esigenza di riutilizzo creativo che si auspica caratterizzi il disallestimento dell’Esposizione Universale 2015.

Perché in questo secolo la riduzione degli sprechi e la logica del riciclo sono alla base del rilancio artigianale e più in generale economico su cui bisogna puntare.