“La boxe maestra di vita”. Silvio Branco si racconta ad Abbadia

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Silvio Branco sul ring.
Silvio Branco sul ring.

ABBADIA LARIANA – Soprannominato “il barbaro”, è stato campione del mondo WBA e Silver WBC per la categoria dei pesi massimi leggeri. Professionista dal 1988, ha conquistato nel ‘93 il titolo italiano dei pesi medi, difendendolo quattro volte prima di passare agli internazionali.

Nel 1994 a Tandille, in Argentina, ha conquistato il titolo intercontinentale WBC categoria pesi medi e il 13 agosto dell’anno successivo ha vinto il titolo intercontinentale IBF battendo ai punti il pugile russo Alexander Zaitsev.

Il 6 luglio 2013 a Civitavecchia si è aggiudicato il titolo mondiale Silver WBC dei pesi massimi leggeri, battendo il finlandese Haapoja al nono round. L’anno dopo ha annunciato il suo ritiro dalla boxe professionistica.

Si sta parlando di Silvio Branco, l’ex pugile che venerdì 11 marzo sarà protagonista all’Oratorio “Pier Giorgio Frassati” di Abbadia Lariana di una serata significativamente denominata “La boxe maestra di vita”.

Silvio-Branco_2Al centro del racconto una vicenda umana e sportiva, una disciplina che non fa sconti, un pluricampione del mondo, una squadra di scrittori, giornalisti e cineasti. Sono infatti questi gli ingranaggi del Tunnel trasparente, progetto multimediale innovativo (un libro e, insieme, un docufilm virtuale visibile sul web) in cui la vita e la formazione di  Branco sono osservate da tutti i punti di vista, da tutte le angolazioni, alla ricerca del significato più autentico della parola resilienza, ossia la capacità di rialzarsi dopo una caduta, di ripartire dopo un passo falso.

“Una capacità essenziale in uno sport spietato qual è la boxe – spiegano i protagonisti della serata – così come nella quotidianità e nel lavoro, quando la vita ci assesta un gancio soltanto in apparenza definitivo”.

Il Tunnel trasparente muove da un primo punto d’osservazione, quello introspettivo di Silvio Branco che indaga dentro se stesso e dentro la sua storia fatta di sofferenza e di gloria, di successi e di brusche cadute, affidando le sue riflessioni alla penna di Gino Saladini e Giovanni Favero.

C’è poi il punto di vista di chi ha incrociato il suo percorso, con le numerose testimonianze raccolte dal giornalista Antonio Voceri: da Patrizio Oliva a Franco Ligas, da Gianfranco Rosi a Sumbu Kalambay e altri ancora.

Infine la ricostruzione cinematografica di Christian Lucidi, per un docufilm intenso e al tempo stesso avvincente.

La serata di venerdì 11 ad Abbadia, a ingresso libero, avrà inizio alle ore 21.