La Città di Lecco celebra la Festa della Liberazione

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LECCO – Grande partecipazione, in mattinata, alla commemorazione del 25 aprile, la Festa della Liberazione dall’occupazione nazi-fascista, che ha visto accorrere numerosi cittadini e differenti gruppi associazionistici, insieme in un unico corteo: oltre alle istituzioni, rappresentate dal sindaco Virginio Brivio e dal vicepresidente della Provincia, Antonello Formenti, e ad esponenti delle forze dell’ordine, tra i quali il Comandate della Polizia Locale, Franco Morizio, ha sfilato per le strade del capoluogo anche il mondo sindacale, con il segretario della Uil Lecco Salvatore Pellegrino, e alcune associazioni come l’ANPI Lecco, il Comitato per l’acqua Pubblica e  Qui Lecco Libera; inoltre, hanno onorato la città con la loro presenza anche due esponenti lecchesi della politica nazionale, ovvero l’onorevole Lucia Codurelli e il senatore Lorenzo Bodega, tra i moltissimi presenti non sono mancati il Comandante Provinciale dei Carabinieri Tenente Colonnello Marco Riscaldanti, il questore Fabrizio Bocci, il comandante rpovinciale dei Vigili del Fuoco Fillipo Fiorelli.

La celebrazione è iniziata intorno alle 9,  con la S. Messa al Santuario della Vittoria celebrata dal prevosto monsignor Franco Cecchin, in un atmosfera solenne e impreziosita dai lieti canti del Coro Grigna. Terminata la liturgia è iniziato il corteo, guidato dal Corpo Musicale “Giovanni Brivio” di Rancio, che ha attraversato la città passando per piazza Garibaldi, risalendo via Cavour per raggiungere il monumento dei caduti in Largo Montenero; qui la cittadinanza si è stretta in un abbraccio silenzioso alle vittime della guerra e dei soprusi del regime.

Il tutto è poi proseguito nel cortile interno del Municipio, con l’intervento del sindaco Brivio: “La città è qui oggi, con le sue differenze e contraddizioni, ma siamo qui insieme per celebrare una giornata fondamentale per la storia del nostro Paese.  Questo sentimento di unità e coesione ha permesso all’Italia di liberarsi dal nazi-fascismo, ed è lo stesso che abbiamo vissuto per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità. Viviamo un momento particolare, per una crisi economica che colpisce soprattutto i giovani,  e il tema del lavoro ritorna anche in questa giornata, perché è parte fondamentale dell’articolo 1 della nostra Costituzione, nata grazie dallo sforzo dei tanti giovani che hanno contribuito in modo determinate alla liberazione del nostro Paese”

“Questo corteo, questo stare insieme, richiama all’impegno di tutti, affinché il diritto al lavoro sia affettivamente garantito; serve però lo sforzo delle istituzioni e degli stessi cittadini, insieme alla coesione ed anche all’integrazione con i tanti stranieri che abitano e che intrecciano con noi le loro vite.  Perciò, mi auguro anche che il prossimo 25 aprile potremo festeggiarlo insieme ai giovani cittadini italiani, nati da cittadini stranieri, ma italiani a pieno titolo. Dobbiamo guardare al passato con la fiducia e con la consapevolezza di chi sa che il futuro non è scritto, perché spetta a noi scriverlo  in coerenza con i valori che ci hanno portato a festeggiare questa giornata” .