La crisi colpisce anche l’ARCI: “Dal 2007 chiusi 14 circoli”

LECCO – L’ARCI provinciale si prepara alle sfide future con un nuovo consiglio direttivo, eletto sabato pomeriggio nel congresso organizzato nel rinato circolo Bonfanti del rione di San Giovanni.

Undici i nomi nella lista confermata con il voto dei delegati dei 26 circoli di tutto il territorio lecchese: Stefano Angelibusi, Claudia Carotenuto, Luciano Longhi, Elisa Mandelli, Simona Piazza, Raffaele Pirovano, Davide Ronzoni, Anna Sacco, Barbara Tonioni, Sergio Valsecchi e Giulia Venturini; saranno loro, nelle prossime settimane, a scegliere se confermare l’attuale presidente Davide Ronzoni alla guida dell’associazione oppure chi lo sostituirà.

Ad assistere al congresso, oltre ai rappresentati delle associazioni, anche il segretario Wolfango Pirelli della CGIL, l’onorevole Veronica Tentori del PD e il vicesindaco di Lecco, Vittorio Campione.

Nel frattempo, i dati diffusi in occasione dell’appuntamento di sabato parlano di un ARCI in salute (nel 2013 si sono superati i 6 mila iscritti) ma il percorso degli ultimi anni non è stato privo di difficoltà tanto che, dal 2007 ad oggi, ben 14 circoli hanno abbassato la serranda:

“Tra cui sei a causa delle debolezze del gruppo dirigente, tre per mancanza di rinnovo ed altri tre per motivi legati a controlli – spiega il presidente uscente – Abbiamo visto chiudere circoli storici come quello di Rossino a Calolzio e Ettore Riva a Lecco”.

A compensare almeno in parte queste chiusure è la nascita, sempre a partire dal 2007, di dieci nuove associazioni come il circolo “La Ferriera”, che avrà sede proprio al circolo Bonfanti, e “Al capannone” a Mandello del Lario, che sono recentemente venuti alla luce.

“La crisi economica crea miseria e precarietà – ha proseguito Ronzoni – Anche i nostri circoli ne sono colpiti e a volte travolti. La diminuzione del potere di acquisto dei lavoratori, quindi dei nostri soci, ha abbassato sensibilmente le entrate da somministrazione di bevande nonostante i prezzi calmierati e l’impegno di oltre 200 volontari. Una forza grande ma che potrebbe aumentare con una campagna sistematica”.

Oltre ai volontari, come ricordato dallo stesso presidente, l’ARCI ha creato anche occupazione assumendo 15 lavoratori dipendenti, 13 associati in partecipazione e aprendo svariate collaborazioni soprattutto per gli insegnanti dei numerosissimi corsi popolari organizzati ogni anno dall’associazione.