La Giubiera anima Varenna e chiama in piazza adulti e bimbi

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Foto di gruppo in piazza San Giorgio a Varenna prima dell'inizio del corteo della Giubiera 2015.
Foto di gruppo in piazza San Giorgio a Varenna prima dell’inizio del corteo della Giubiera 2015.

VARENNA – Se nel 2014 la pioggia aveva condizionato a Varenna la tradizione della Giubiera, costringendo gli organizzatori ad allestire un’edizione dell’evento in tono forzatamente minore, quest’anno il rito di ogni ultimo giovedì di gennaio, su cui pure incombevano previsioni meteo non particolarmente ottimistiche, è stato rispettato nel migliore dei modi.

Ieri sera il corteo, dominato come sempre dal frastuono delle latte e dei barattoli e messo in scena come ogni anno dall’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” nel segno della tradizione introdotta in tempi lontani per scacciare i rigori dell’inverno, ha preso avvio da piazza San Giorgio e ha percorso le contrade del paese, per poi concludersi presso la sede dell’associazione, in Contrada dell’Arco.

Lì sono stati offerti alla cittadinanza vin brulé, biscotti, bevande e ottime torte.

Anche quest’anno la manifestazione ha potuto contare sulla collaborazione del gruppo Alpini di Varenna.

Giubiera_Varenna_2015 (5)Si suppone che la tradizione di ogni ultimo giovedì di gennaio risalga addirittura al periodo romano. “Forse anche le antiche feste sementine del calendario latino che ricorrevano sul finire di gennaio – spiegano i responsabili dell’Associazione Scanagatta – hanno avuto una loro parte nella genesi di questa tradizione, che mescola il culto di Giove (da qui la celebrazione sempre nel giorno di giovedì, ndr) con la festa delle sementi. Infatti proprio Giove era venerato anche come protettore dell’agricoltura”.

“La tradizione nei nostri territori – aggiungono – risale quindi ai tempi remoti delle colonizzazioni etrusche e romane, qualcosa come due millenni addietro, in cui si celebrava questo rito pagano allo scopo di propiziare una buona primavera per avere raccolti abbondanti”.

La fine della stagione fredda e l’avvicinarsi del momento della rinascita primaverile erano accolti con giubilo, da cui il termine “giubiera”. In seguito il rito si trasformò in una festa chiassosa voluta per scacciare l’inverno.

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Anticamente si trascinavano le catene dei camini, sporche di fuliggine, fino alla loro totale pulizia. Oggigiorno il loro posto è stato preso come detto da barattoli, pentole, latte e campanacci. Ma il chiasso è comunque assicurato.

E dentro la sede dell’Associazione culturale “Luigi Scanagatta” non è mancata neppure la buona musica, con la fisarmonica del bellanese Angelo Ceppi, per tutti il “Marchin”.

DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELL’EDIZIONE 2015 DELLA GIUBIERA DI VARENNA E DEL SUCCESSIVO RITROVO NELLA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “LUIGI SCANAGATTA”