La solidarietà corre in moto: 17mila € dai bikers dell’Aurora per Amatrice

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L'assegno di oltre 17 mila euro consegnato domenica dai Bikers dell'Aurora a don Savino di Amatrice
L’assegno di oltre 17 mila euro consegnato domenica dai Bikers dell’Aurora a don Savino di Amatrice

 

LECCO – Circa 650 chilometri separano Lecco da Amatrice, loro, del Gruppo Bikers dell’Aurora San Francesco, li hanno percorsi in sella alle loro due ruote, per portare a destinazione la solidarietà raccolta tra i residenti di Santo Stefano e non solo, oltre 17 mila euro consegnati di persona alla parroco di un paese diventato simbolo della tragedia del Centro Italia colpito dal sisma.

“Promuoviamo spesso iniziative di beneficenza e lo scorso ottobre, quando ci siamo trovati per decidere a chi destinare i fondi che avremmo raccolto, non potevamo che pensare alle popolazioni colpite dal terremoto” ci racconta Roberto Panzeri, portavoce del gruppo.

Lui, insieme ad altri sedici associati , domenica hanno consegnato l’assegno da 17.689 euro a don Savino D’Amelio, sacerdote di Amatrice. Sono partiti sabato mattina dal capoluogo manzoniano, otto in moto ed altri otto li hanno seguiti a bordo di auto, e dopo una sosta a Rieti per la notte, hanno raggiunto il comune laziale. “Eravamo già scesi a novembre portando a don Savino mille euro che avevamo  in cassa. Siamo tornati nel fine settimana per consegnare l’assegno con l’intera cifra raccolta in questi mesi”.

 

Una somma non da poco, frutto di tante attività messe in campo dai bikers: “Abbiamo organizzato un pranzo di beneficenza, la vendita di vin brulé al Villaggio di Natale, la prima ‘moto benedizione’ che ha visto giungere a Lecco ben 300 motociclisti, poi la vendita delle torte preparate dai parrocchiani, 500 euro sono stati offerti dal Gruppo Missionario, la parrocchia ha contribuito e tante offerte sono state donate dalla famiglie della zona che ha voluto darle a noi sapendo che portavamo fisicamente i soldi ad Amatrice. Purtroppo, ce lo ha confermato lo stesso parroco, la maggior parte dei soldi raccolti attraverso le iniziative nazionali sono ancora bloccati”.

A quasi un anno da terribile sisma, Amatrice resta una città in rovina: “Loro sono amareggiati e anche arrabbiati. La ricostruzione non è ancora entrata nel vivo, ci sono ancora le macerie, sembra una città colpita dai bombardamenti. Abbiamo conosciuto un barbiere, suo padre è morto durante il terremoto, vorrebbe riprendere la sua attività ma stanno aspettando che venga conclusa e aperta la zona commerciale, nei container, ma sarebbe comunque l’inizio di una nuova vita dopo questa tragedia”.

 

Una vita rimasta sepolta insieme ai propri ricordi e i propri averi tra le rovine della case crollate. Per salvare quel che è rimasto dei loro effetti, attraverso la parrocchia, verranno comprati dei container dove i cittadini potranno depositare quanto è possibile salvare dalle loro abitazioni. “Li potranno poi trasferire nelle nuove casette, sperando che vengano loro consegnate il prima possibile. Con i soldi raccolti dovremmo riuscire ad acquistare sei di questi container”.

“Diamo un colpo di gas alla ricostruzione”, così i bikers dell’Aurora hanno chiamato questa raccolta fondi a favore di Amatrice. “Sappiamo che la nostra è una goccia in mezzo al mare, ma siamo felici che questi soldi potranno essere utilizzati in aiuti concreti, e questo grazie alla generosità che abbiamo raccolto tra i lecchesi”.