ESINO LARIO – Si intitola La strada dell’orto ed è il nuovo romanzo di Pinuccia Nasazzi, scrittrice di Esino Lario nota per il suo lavoro con i rimedi floreali del Parco della Grigna, nonché per il suo impegno con il romanzo storico Lasco di Antonio Balbiani e i relativi adattamenti del testo sia per i ragazzi sia per le favole dei piccoli lettori.
La strada dell’orto è un romanzo ambientato tra Esino, Perledo e Varenna, un appassionante viaggio celtico-romano che racconta in maniera fantasiosa le ipotesi storiche legate ai ritrovamenti archeologici di tombe e di reperti che indicano come in epoche lontane a Esino coabitassero i due popoli, quello celtico nella parte superiore del paese e il popolo romano ubicato nella parte inferiore del paese.
Gli esinesi riconoscono questa memoria storica data dal fatto che fino a qualche decennio fa la differenza genetica tra la popolazione di Esino era evidente: a Esino inferiore nascevano bimbi dalla carnagione olivastra e con i capelli scuri, a Esino superiore i bimbi venivano al mondo biondi e con una carnagione chiara. Così come vi erano differenze di accento nella lingua dialettale. Gli anziani ricordano una atavica concorrenza tra i due borghi e addirittura la chiesa principale era divisa simbolicamente in due parti: a desta sedeva il popolo della terra di sotto, a sinistra il popolo della terra di sopra.
Fino al 1927 a Esino vi erano due comun e i matrimoni tra i due popoli erano un tabù. Ora le unioni di coppia tra i due borghi sono ricorrenti e inoltre il paese si è espanso ben oltre i due centri storici, dando vita a un’unione geografica. Tuttavia, visitando il villaggio montano, isolato e adagiato nella sua morbida conca, addentrandosi nei due centri storici di Esino e visitando il museo dove sono conservati diversi reperti storici, si può ritrovare questa realtà storico-culturale.
La scrittrice Nasazzi ha ambientato il suo racconto sia in un’epoca attuale sia in una di circa mille anni fa, quando si ipotizza la costruzione della chiesetta romanica dedicata a San Pietro, in Ortanella. Attraverso un terapia di regressione ipnotica, la protagonista compie il suo viaggio nel tempo.
La Nasazzi spiega che il suo romanzo non è soltanto un cammino a ritroso nel tempo ma un racconto di guarigione, in cui ha utilizzato le sue conoscenze naturalistiche e spirituali allo scopo di trattare temi delicati sul cammino dell’evoluzione umana.
La strada dell’orto è un romanzo appassionante che avvicina il lettore al tema della guarigione e dove trovare qualche ora di svago.
Il romanzo, edito dalla Fabbrica dei Segni, è disponibile online collegandosi al sito Internet della casa editrice.