Lago: località da non perdere? Tutte lecchesi per l’Huffington Post

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Il ramo lecchese dall’alto

 

LECCO – “Quando dico alle persone che vivo sul Lago di Como tutti mi chiedono ‘Wow, vicino a George Clooney?'”

Comincia così il curioso articolo comparso sull’Huffington Post lo scorso 25 agosto e dedicato al lato orientale del Lario. Qui vive l’autrice dell’articolo, che rilancia la bellezza del ramo meno noto del Lago di Como, indicandolo come una sorta di “tesoro nascosto” rispetto allo sfarzoso versante comasco, e per questo tutto da scoprire.

“Le città più importanti sono Lecco, Como, Varenna e Bellagio, ma lungo i rami del lago ci sono moltissimi e incantevoli paesi” racconta l’articolo, che si conclude con la classifica dei cinque borghi  lungo il ramo lecchese “che penso dovreste prendervi il tempo di vedere”.

 

Il lungolago di Malgrate
Il lungolago di Malgrate

 

Al primo posto Malgrate, di cui l’autrice elogia il nuovissimo e accogliente lungolago: “c’è una lunga promenade con panchine e posti per sedersi e contemplare il meraviglioso panorama circostante”.

Meritevole anche Lierna, “un gioiello”, meta perfetta per le lune di miele, “specialmente se si vuole stare lontano dalle grandi città e resort”, ricca di ottimi ristoranti.

 

FOTO: orridobellano.it
FOTO: orridobellano.it

 

Terzo posto per Bellano e il suo famoso Orrido, “non ancora patrimonio Unesco ma che dovrebbe esserlo”.

Il fascino dell’archeologia è motivo di sosta a Corenno Plinio, piccolo borgo di Dervio: antico accampamento celtico, a Corenno gli amanti dell’archeologia e i turisti più tranquilli potranno osservare le mura dell’antico castello e la suggestiva chiesetta del paese.

 

Un'immagine della frazione derviese di Corenno Plinio
Un’immagine della frazione derviese di Corenno Plinio

 

Infine, Colico: sosta a Piona, dove sorge l’Abbazia, e poi via verso “la città paradiso del wind surf e del kite surf”, conosciuta e apprezzata da tanti turisti ma anche capace di offrire svago, relax e cultura.

Insomma una bella cartolina per il ramo lecchese del Lario, al centro di una promozione turistica che vorrebbe estendersi sempre di più.

Qui l’articolo originale completo