L’artista Afran: “Con un sorriso cambiamo volto a via Carlo Porta”

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Afran, l'artista al lavoro per trasformare via Carlo Porta
Afran, l’artista al lavoro per trasformare via Carlo Porta

 

LECCO – Un sorriso può cambiarti la giornata, lo sperimentiamo nella vita: a volte basta uno sguardo felice, un amico che ci strappa una risata, per cancellare brutti pensieri e dimenticare, almeno per un po’, la routine quotidiana.

Un’esperimento che sta prendendo forma in via Carlo Porta dove, dalla scorsa settimana, l’artista Afran è al lavoro per trasformare con la street art il muro che segue il corso del Caldone, lungo la strada pedonale: ‘Mai più soli’ è il nome del progetto e saranno i sorrisi dei tanti che ogni giorno trafficano la via, che dalla Meridiana porta verso il centro della città, ad accompagnare con la loro serenità i passanti.

Via Carlo Porta sta per cambiare volto con la street art

 

I volti, una quindicina in tutto, saranno dipinti sui pannelli montati lungo circa una quarantina di metri della parete. “Tutto nasce per caso, è un’alchimia tra le persone che percorrono la via, alcuni si fermano a chiedere cosa stiamo facendo qui, spieghiamo che vogliamo raffigurare la cittadinanza di Lecco che guarda al futuro con positività… compresi voi! Li coinvolgiamo in prima persona e abbiamo scattato delle foto a chi ha voluto prestare il proprio sorriso per quest’opera. E’ tutto molto spontaneo e improvvisato, e questo dà un approccio anche performativo al lavoro”.

Afran è in Italia dal 2009, valsassinese d’adozione, risiede a Barzio insieme a sua moglie Giovanna, anche lei artista, e a i suoi due bimbi, ed è un prezioso collaboratore di Casa Don Guanella, la comunità per ragazzi in difficoltà dove il giovane camerunense è direttore del laboratorio artistico.

Uno dei collaboratori di Afran all’opera sulla parete che costeggia il Caldone

 

Il Don Guanella è uno degli enti coinvolti nel progetto di rinascita urbana di via Carlo Porta, insieme al Comune di Lecco e all’Università della Terza Età. Non solo i murales: l’intera via nel suo complesso, le sponde del Caldone, il ponte e il sottopasso ferroviario verranno riqualificati coinvolgendo anche i ragazzi degli istituti professionali che presenteranno i propri lavori artistici con i quali abbellire uno degli angoli, fino ad oggi, trascurati della città.