L’Avis di Lecco compie 70 anni: “Donare ci rende migliori”

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Da sinistra: Erminia Gamba, Andrea Bonaiti, Simona Piazza, Bruno Manzini, Bruno Gandolfi, Marta Sacchi, Roberto Spini

 

LECCO –4968 soci, 7114 sacche di sangue donate e 684 plasmaferesi: sono questi i numeri del 2016 di Avis comunale Lecco, presentati sabato pomeriggio, presso l’auditorium della casa dell’economia, durante la tradizionale assemblea annuale.

Il 2017 è un anno particolarmente significativo per l’Avis comunale di Lecco, la sezione lecchese infatti spegne ben 70 candeline:”Era il 4 febbraio 1947 quando, presso la stazione ferroviaria di Lecco, un uomo veniva urtato da un respingente di una locomotiva in manovra e buttato a terra – ha ricordato il presidente dell’Avis di Lecco Andrea Bonaiti – in Ospedale, dove venne immediatamente trasportato, si iniziò l’affannosa ricerca di un donatore di sangue, in quanto solo quello, secondo il parere del Prof. Antonino Previtera, poteva salvarlo. L’infortunato era il padre di una collega della Fiocchi del Cav. Ferruccio Mascherpa, lecchese appena giunto da Milano, città in cui aveva inizialmente lavorato e dove si era iscritto all’Avis. Un collega d’ufficio del Cav. Mascherpa, sapendo che lui era un donatore di sangue, lo invitò ad intervenire e questo “fratello” venne salvato e, così, il 1 marzo 1947, con 25 soci fondatori nacque l’Avis Comunale di Lecco, alla fine dell’anno la nostra sezione poteva contare su ben 82 donatori”.

70 pieni d’amore, come recita lo slogan coniato per il 70^ anniversario, in cui l’Avis lecchese, giorno dopo giorno è cresciuta sempre di più arrivando ad essere “un patrimonio di immenso valore etico e di apprezzabile generosità” come definito dal presidente dell’Avis di Lecco, Briacca in occasione del 30^ anniversario; 70 anni in cui l’Avis ha sempre condiviso gli stessi ideali e gli stessi valori: “Donare il sangue, così come il proprio tempo o le proprie competenze agli altri aiuta la crescita sociale del nostro paese ma, cosa altrettanto importante, ci sprona ad essere persone migliori, più consapevoli, più tolleranti – ha continuato il presidente Bonaiti –  dobbiamo essere orgogliosi per il lavoro fatto sin qui! Allo stesso tempo, però, dobbiamo essere consapevoli che altre sfide ci attendono e che non dobbiamo perdere la voglia di fare”.

Ma l’Avis non è solo donazioni, da anni collabora attivamente con il comune di Lecco “permettendo, grazie ad aiuti concreti, la creazione di un welfare di comunità – ha sottolineato l’assessore alla Cultura del comune di Lecco Simona Piazza – e la realizzazione di numerosi progetti” tra i quali: l’acquisto di libri per il progetto “mamma lingua”, il contributo alla serata contro la violenza sulle donne organizzata ad ottobre presso il Teatro della Società, la presenza a numerose manifestazioni del territorio lecchese e la donazione di borse di studio agli avisini.

“Per il 70^ anniversario – ha continuato il presidente di Avis Lecco Andrea Bonaiti – abbiamo in programma diverse iniziative per ringraziare la nostra città, tra le quali: la riqualificazione dell’area verde di Pescarenico, il contribuito per l’acquisto di un mezzo utilizzato da Anteas per il trasporto dei malati che si devono recare per le cure presso gli ospedali e l’installazione presso il Parco di Villa Gomez a Maggianico un’altalena per ragazzi diversamente abili perché, al pari di tutti i loro coetanei, possano giocare ed usufruire di questo parco cittadino”.

Durante l’assemblea gli avisini presenti sono stati chiamati “alle urne” per votare  il rinnovo del consiglio direttivo: “Il mandato di questo consiglio è giunto al termine. Sono stati quattro anni intensi, quattro anni che sono letteralmente volati, durante i quali siamo riusciti nell’intento di rafforzare la crescita dell’associazione ed, allo stesso tempo, di contribuire alla realizzazione di importanti progetti sul nostro territorio – ha commentato il presidente uscente Bonaiti –  il mio augurio da è che il prossimo consiglio aiuti i giovani che hanno iniziato a collaborare con noi nel 2016, portando nuova  linfa e tante idee su cui lavorare”.

Il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha ringraziato l’Avis per “affiancare il grande gesto di solidarietà che ogni giorno svolgono con iniziative che hanno il fine di smuovere la sensibilità nei confronti di altri soggetti, attenzioni su giovani e immigrati, e avete deciso di impegnare i vostri fondi nel sostegno a iniziative rivolte a fasce della popolazione che faticano a integrarsi, sia per questioni sociali, sia per questioni culturali”.

Al termine dell’assemblea il presidente Bonaiti ha premiato: gli iscritti da almeno 30 anni con almeno 60 donazioni oppure 75 donazioni con le medaglie d’oro rubino, gli iscritti da 40 anni con almeno 80 donazioni oppure 100 donazioni con la medaglia d’oro con diamante, e i suoi al termine dell’attività donazionale con almeno 120 donazioni.

“Ogni giorno a lecco ci sono 30 trasfusioni di sangue,  una misura di un attività fatta in favore di tutti, non sappiamo a chi va il sangue ma sappiamo che va a fare del bene, contribuendo a salvare delle vite umane. Svolgiamo un’attività solidale e altruista che in una società dove spesso, purtroppo, si tende ad essere autoreferenziali dobbiamo ricordarci che il farsi carico di rispondere ai bisogni delle persone è una cosa encomiabile per cui vale la pena spendere energie” ha concluso il presidente provinciale Bruno Manzini .

DI SEGUITO LE FOTO DEGLI  GLI AVISINI PREMIATI