LC-BG. La soluzione della Provincia: “Così ripartirà il cantiere”

Tempo di lettura: 2 minuti

 

LECCO – Si chiama perizia di variante con atto di sottomissione ed è stata recapitata nei giorni scorsi all’impresa Salini che sta realizzando i lavori per il tunnel della Lecco-Bergamo: è l’escamotage trovato dalla Provincia per far ripartire in tempi brevissimi il cantiere di Chiuso.

“Non è una soluzione definitiva, ma mette l’impresa nelle condizioni di continuare a lavorare con la certezza di essere pagata” spiega il consigliere Mauro Galbusera, delegato alle opere pubbliche, che lunedì pomeriggio ha presentato il provvedimento ai capogruppo degli altri schieramenti politici a Villa Locatelli.

I lavori sono fermi da inizio anno dopo che l’azienda ha contestato le risorse ancora oggi mancati, 18 milioni di euro derivanti in larga parte dal sovrapprezzo per il trasferimento del sito di scarico delle terre di scavo dall’ex cava Mossini alla Miniera di Rio Gambaione di Cassago.

Per affrontare i nuovi costi, la Provincia approverà una variante al ribasso, in pratica “viene proposto all’azienda di decurtare alcune lavorazioni facendo scendere l’importo del piano economico dell’opera, tra queste ci sono gli interventi per la realizzazione di asfaltature e dei sottoservizi – spiega Galbusera – quando giungeranno i finanziamenti dalla Regione e dal Ministero, allora andremo a riattivare anche quelle voci di intervento che oggi andiamo a rimuovere”.

Dal Pirellone, attraverso le risorse previste dal Patto della Lombardia, dovrebbero essere assegnati al nostro territorio circa 8 milioni di euro che Provincia e Comune capoluogo andrebbero a investire sulla Lecco-Bergamo.

“Non sappiamo però quando effettivamente giungeranno quei soldi dalla Regione – spiega Galbusera – così facendo, invece, diamo modo all’impresa di riprendere i lavori nella contezza di essere pagata per quanto realizzerà e il cantiere potrà riaprire senza aspettare altro tempo”.

Ora la parola spetta proprio all’impresa che ha ancora qualche giorno per rispondere a Villa Locatelli se accetterà questo nuovo accordo, che dovrà poi essere ratificato dal Consiglio Provinciale.