Lecco. Bianca e Bernie, in salvo le due oche-mascotte del lungolago

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Bianca e Bernie sul lungolago di Lecco.

 

LECCO – Per loro si erano mobilitati numerosi residenti. Tutti erano preoccupati della loro sorte e tutti volevano metterle al sicuro. E poi conoscere il loro destino. Ora la bella notizia: le due oche del lungolago cittadino, divenute ormai mascotte dei lecchesi, sono al sicuro.

Per raccontare la loro storia occorre fare un passo indietro e tornare a un paio di mesi fa, quando i due esemplari erano comparsi in zona Lungolario Isonzo. Forse abbandonati, ma più verosimilmente fuggite da qualche giardino.

Per la loro confidenza e il loro buffo atteggiamento le due oche si erano subito fatte amare dai lecchesi.

I due pennuti avevano iniziato a spingersi fino in strada e ben presto erano arrivate in Comune e all’Ats (Agenzia per la tutela della salute) le segnalazioni di cittadini preoccupati per il rischio che potessero essere investiti.

Nella mattinata di ieri le segnalazioni si erano moltiplicate. Moltissime le telefonate pervenute alla polizia locale, all’Ats veterinaria, al servizio di accalappiacani e alle varie associazioni animaliste attive in città. L’oca femmina, battezzata Bianca, giaceva debole e ferita  lungo la passeggiata a lago.

Sono prontamente intervenuti gli agenti della Polizia provinciale che, pur non avendo diretta competenza su questo tipo di animali (tecnicamente infatti non si tratta di selvatici ma di “aufughi”, cioè animali domestici scappati dalla cattività), non hanno esitato a mettere a disposizione le loro attrezzature e competenze in materia di recupero animali.

Bianca è stata recuperata e consegnata al veterinario della Lipu Lecco, che se ne sta prendendo cura tuttora.

Le ferite riportate dall’oca sono compatibili con l’aggressione di un cane, forse accidentale, anche se non è da escludere l’atto vandalico.

A quel punto la preoccupazione e le attenzioni si sono rivolte verso Bernie, l’altro esemplare. Va detto infatti che le oche sono una specie strettamente monogama. Lui, rimasto solo, aveva iniziato ad aggirarsi confuso sul lungolago con atteggiamenti di… richiesta verso i cittadini.

Come riferito e documentato con video da molti lecchesi, infatti, beccava delicatamente le mani e i vestiti  dei passanti, come richiesta di cibo. O forse di aiuto.

Il Comune di Lecco, nelle persone dell’ assessore Ezio Venturini e dell’architetto Angelo Ricchetti, referente dell’Ufficio diritti animali, si è subito attivato. Ha chiesto supporto alle associazioni animaliste e ambientaliste locali  (Zampamica, Lipu e ProParco Nostri amici animali) e immediatamente formalizzato richiesta alla dottoressa  Raffaella Forni per un nuovo intervento di cattura.

La responsabile del servizio Polizia provinciale non ha esitato a mettere a disposizione i suoi agenti, che hanno catturato Bernie e l’hanno ricondotto dalla sua Bianca, come detto nel frattempo affidata alle attenzioni e alle cure della veterinaria.

Una volta ultimate le terapie ed effettuati i controlli sanitari, la giovane coppia di oche sarà affidata a una struttura di comprovata affidabilità, dove potrà vivere in completa sicurezza.

I lecchesi possono dunque stare tranquilli. Grazie a un’efficientissima collaborazione tra associazioni, Comune e Polizia provinciale le due mascotte del lungolago sono in buone mani!

Proprio le associazioni animaliste e ambientaliste, oltremodo soddisfatte per questa tempestiva collaborazione, ringraziano Comune e Polizia provinciale per essere intervenuti a tutela di questi due simpatici (e ormai famosi) animali.