Lecco: festa degli islamici per la fine del Ramadan

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Grande festa per i musulmani lecchesi. Stamattina è infatti finito il Ramadan e i fedeli islamici ne hanno celebrato la conclusione con la preghiera mattutina e un rinfresco. A ‘Lofficina della musica’ a Pescarenico si sono radunati in circa 500 tra uomini, donne e bambini per questo momento di festa a cui non ha voluto mancare neanche l’Amministrazione comunale lecchese. Il sindaco Virginio Brivio e l’assessore  alla Coesione sociale Francesca Bonacina hanno infatti partecipato alla funzione religiosa celebrata dall’imam Hatem G. Sobhi, rendendo felici e orgogliosi i musulmani che hanno apprezzato l’interesse del Comune. Il mese di purificazione, quest’anno iniziato il primo agosto, si svolge ogni anno e ogni anno prende il via in giorni differenti in quanto il Ramadam segue le fasi lunari.

“Questo è stato un mese di sacrifico – ha dichiarato Samti Moez, presidente del centro culturale Assalam – Finito il periodo di digiuno e penitenza, che equivale un po’ alla Quaresima cristiana, si festeggia ritornando alla vita normale”.

“È molto importante il rispetto di ogni religione – afferma Brivio –, ma c’è bisogno che la comunità attui un processo di integrazione. Questi gruppi infatti possono giocare un ruolo positivo per vivere insieme, ma devono anche rispettare le regole e dare il proprio contributo nell’essere buoni cittadini”. Per ricalcare questo messaggio il primo cittadino cita una frase di J.F. Kennedy: “Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese”.

Anche l’assessore Bonacina parla di integrazione tra le due culture: “Sicuramente è fondamentale tra la comunità islamica e quella italiana. I loro ritrovi sono un’occasione per misurare il rapporto con noi, ma anche trovare la loro giusta misura comunitaria”.

Un problema degli islamici lecchesi è anche la moschea. Il luogo di culto per ora è ‘Lofficina della musica’ di Giuseppe Caccialanza, ma non è un segreto che ai fedeli piacerebbe avere un posto per loro. “La costruzione di una moschea – dice il sindaco – non è un argomento che abbiamo in agenda”. Quindi il primo cittadino tiene a ribadire: “Ho fatto questa visita in maniera riservata perché mi sembra giusto ed è tra i compiti di un sindaco. Ho partecipato anche a funzioni con ebrei e ortodossi perché credo che bisogna colloquiare con le altre religioni, senza però pesonalmente rinunciare ai valori cristiani in cui credo”.