Lecco festeggia le Forze Armate e l’Unità Nazionale

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LECCO – Anche il capoluogo manzoniano ha festeggiato le Forze Armate e dell’Unità Nazionale: la giornata in ricordo del 4 novembre 1918, anniversario della fine della prima guerra mondiale per l’Italia, una data storica che segnò anche la chiusura del ciclo delle campagne nazionali per l’Unità d’Italia a settant’anni dalla Prima Guerra d’Indipendenza.

“Un significato profondo quello di festeggiare lo stesso giorno l’Unità d’Italia e le Forze Armate” – come ha spiegato il prefetto Antonia Bellomo, che ha presenziato alle celebrazioni insieme alle alte autorità istituzionali della città – per valorizzare il sacrificio dei tanti militari italiani che ha permesso di raggiungere l’unità del Paese con la conquista di Trento e Trieste”.

I festeggiamenti sono iniziati lunedì mattina, con la commemorazione dei Caduti in Guerra e in Servizio alla chiesa della Vittoria con la celebrazione della S.Messa officiata dal vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla e la deposizione di una corona di alloro nella cripta del Sacrario sottostante il Santuario.

Accompagnati dal “Coro Alpino Lecchese”, un corteo è poi sceso verso il Monumento ai Caduti sul lungo lago, allestito per l’occasione. Le trombe hanno risuonato al momento dell’alzabandiera, per poi lasciare spazio all’intervento delle autorità e dei rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’Arma. Delle corone di fiori sono state poi deposte ai piedi del monumento.

La sfida è quella di rendere questa targhe e questi monumenti comunicazione concreta per le giovani generazioni e per quelle di mezzo, come la mia, che hanno beneficiato del momento positivo del dopoguerra ma che hanno anche bisogno di riscoprire il valore di fondo del nostro essere nazione” ha spiegato il sindaco Virginio Brivio.

Presente anche una rappresentanza degli studenti e insegnanti della scuola De Amicis e di altri istituti lecchesi anche se, come ha voluto commentare il presidente della Provincia, Daniele Nava, “sarebbe stato bello vedere più persone e più giovani se questa giornata fosse di dichiarata festiva e non feriale, permettendo a tutti di parteciparvi”.

La festa prosegue in serata, alle 21, con il XVI Concerto della Vittoria e della Pace al Santuario della Madonna della Vittoria.