In Basilica l’ultimo saluto al campione Sergio Ferrari

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Lo striscione appeso fuori dalla Basilica per i funerali di Sergio Ferrari

 

LECCO – “Ciao Sergio”. Questo lo striscione appeso fuori dalla Basilica di San Nicolò lunedì pomeriggio in occasione dei funerali di Sergio Ferrari, ex calciatore del Lecco scomparso sabato 2 aprile all’età di 72 anni. In tantissimi hanno voluto porgere l’ultimo saluto al campione oggionese e stringersi al dolore della moglie Lella, delle due figlie Laura e Claudia e delle rispettive famiglie.

 

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Nato nel 1943 a Oggiono, Ferrari fa il suo esordio nel calcio all’età di vent’anni, vestendo la maglia bluceleste del Calcio Lecco che rimarrà la sua casa fino al 1967. Poi l’approdo alla Roma in seria A dove giocherà due campionati e firmerà la memorabile partita di Coppa Italia contro il Lazio (era l’8 settembre 1968), vinta – insieme al titolo -1-0 proprio grazie ad un suo goal. Ma la carriera da calciatore portò Sergio Ferrari anche a Verona, Catanzaro, Novara, Alessandria.

 

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Un giocatore vecchio stile, forte, preciso, ma allo stesso tempo un uomo riservato e di grande carattere, che giocava tosto e dedito alla famiglia: così lo ha voluto ricordare il prevosto di Lecco Franco Cecchin che lunedì pomeriggio ha celebrato le esequie. “La scomparsa del nostro fratello Sergio mi colpisce molto da vicino perché sono più vecchio solo di qualche mese – ha detto Cecchin – la risposta a un dolore così improvviso e innocente non è facile: Signore, tu ci chiami alla ribalta della storia, sogniamo ad occhi aperti con questo fratello con una voglia grossa di giocare e di dare il meglio di sé e di formare una famiglia e poi una malattia lo porta via. Non è facile rispondere: noi abbiamo bisogno di misericordia e la fede in Dio ci consente di vivere la fatica della vita stessa in attesa di un traguardo migliore. I fratelli scomparsi sono tolti al nostro sguardo ma sono presenti in Dio, preghiamo per il viaggio del nostro Sergio”.

 

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Durante la predica il prevosto di Lecco ha quindi invitato i nipoti di Sergio, Maddalena e Stefano, ad alzarsi, insieme ai tanti altri giovani presenti. A loro ha rivolto un messaggio di impegno: “Prendete la consegna di Sergio, la voglia di avere obiettivi e di portarli avanti nonostante il momento di crisi economica, morale e esistenziale. Oggi manca la capacità di sognare ad occhi aperti, ritroviamola e abbiate fede in Dio”.

 

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I funerali del grande calciatore si sono conclusi sulle note di una altrettanto grande canzone, “La voce del silenzio” di Mina.

Sergio Ferrari è stato sepolto nel cimitero di Oggiono, suo paese natale.

 

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