Lecco. Nasce l’Agenzia per la Casa, sarà attiva dal 2018

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Da sinistra: Alberto Pasini, Ambito Distrettuale di Lecco, Riccardo Mariani, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecco, Marco Possenti, Asppi Lecco e Raffaella Gaviano, Cooperativa Arcobaleno

 

LECCO – Sarà attiva dal 2018 a Lecco l’Agenzia per la Casa, un progetto fortemente voluto dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Lecco in collaborazione con l’Ambito Distrettuale. Una proposta per i servizi abitativi e l’housing sociale, come illustrato questa mattina, giovedì, che sarà erogata in coprogettazione con l’Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari di Lecco e la Cooperativa Arcobaleno, aggiudicatari del bando che ha una validità sperimentale di due anni.

Il progetto si fonda su un approccio alle problematiche abitative che considera la casa un bene strutturale e relazionale: “L’Agenzia per la Casa sarà un luogo deputato sia a svolgere funzioni di tipo tecnico/amministrativo sia a costruire e sviluppare progetti e azioni di sostegno e accompagnamento dei cittadini – ha spiegato Riccardo Mariani, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Lecco – era un obiettivo qualificante dell’amministrazione e siamo soddisfatti di poterlo avere realizzato a metà mandato. Si tratta di una sperimentazione significativa che dimostra come la strada intrapresa dal Tavolo della Casa, che non cesserà di esistere – ha sottolineato l’assessore – è quella corretta”.

L’Agenzia rappresenta insomma una risposta concreta alle tante richieste delle fasce deboli della popolazione rispetto al tema della casa: si calcola che in Provincia di Lecco siano attualmente circa 15 mila le famiglie che vivono un disagio abitativo. 

Grazie all’Ambito Distrettuale di Lecco il percorso prevede l’interazione di più Comuni, anche di quelli più piccoli: “Spesso queste realtà si ritrovano in affanno quando si tratta di tematiche complesse come questa – ha detto Mariani – il percorso che proponiamo è di ampio respiro e speriamo di poterne raccogliere al più presto i frutti”.

L’Agenzia avrà sede presso i Servizi Sociali d’Ambito in Corso Matteotti a Lecco. Sarà attiva come spiegato dal 2 gennaio 2018, ma l’apertura effettiva dello sportello (che sarà bisettimanale, ndr) avverrà in fase successiva, entro giugno 2018: “Oggi presentiamo un progetto sul quale abbiamo lavorato a lungo – ha detto Raffaella Gaviano della Cooperativa Arcobaleno – ora bisogna iniziare a definire gli elementi determinanti. In una prima fase si lavorerà alla costruzione del nuovo servizio e delle relative modalità di interazione con tutti i soggetti coinvolti. In una fase successiva apriremo lo sportello“.

Importante anche l’apporto dell’Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari: l’Agenzia infatti intende sviluppare una funzione di ampliamento e ricomposizione dell’offerta abitativa, rafforzando le connessioni sia tra i soggetti titolari che con le misure oggi disponibili  per far fronte ai problemi abitativi. Una sorta di incrocio tra domanda di chi è in difficoltà e cerca una casa e offerta di chi ne ha a disposizione. 

Su questa base, come spiegato dall’avvocato Marco Possenti (Asppi Lecco), si creerà un Osservatorio sulla Condizione Abitativa che si propone di monitorare le dinamiche del territorio e contribuire alla valutazione degli effetti delle politiche dell’abitare messe in campo dall’Agenzia e dai soggetti che a vario titolo intercettano le questioni abitative.

“L’edilizia pubblica e quella privata con distinguo specifici non sono in grado al momento di calmierare il mercato delle abitazioni a prezzi convenzionati o comunque tali da garantire rette mensili contenute in aiuto a persone con gravi difficoltà economiche – ha sottolineato il vicepresidente dell’Ambito Distrettuale di Lecco Alberto Pasini – scopo primo è quello di agevolare e favorire l’incontro tra domanda ed offerta anche attraverso la pubblicazione di bandi che aiutino i proprietari disponibili a sistemare le proprie proprietà in modo tale da renderle disponibili per l’affitto a prezzi calmierati. I Comuni dovranno decidere in che modo sia possibile finanziare il progetto e diventare parte attiva nella valorizzazione dell’Agenzia Sociale per la casa. I privati dovranno decidere se mettere a disposizione un patrimonio immobiliare che al momento risulta solo un costo ed in relativo degrado e che potrebbe generare un indotto di lavoro per piccoli artigiani oltre che una fonte di reddito per i possessori di immobili”.

Un progetto ambizioso e fortemente innovativo: “Vi rientrano vari soggetti con interessi e necessità differenti – ha concluso Pasini – ma questa rappresenta sicuramente una bella sfida”.