Lecco: secondo giorno di “forconi”, con loro anche un migrante

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Forconi Lecco - 2 giornata (3)

LECCO – E’ terminato intorno alle 13 di lunedì il secondo giorno di proteste dei “forconi” lecchesi che, come annunciato, hanno presidiato nuovamente l’imbocco del Ponte Kennedy, sulla sponda malgratese del lago.

Una decina circa i militanti che si sono dati appuntamento dalle 9 della mattina, con la bandiera tricolore tra le mani, striscioni e volantini.
Come accaduto sabato, anche in quest’occasione diversi sono stati gli automobilisti che si sono fermati qualche secondo in prossimità del presidio per rallentare il traffico, causando qualche piccolo disagio per chi dal lungolago percorreva viale Leonardo Da Vinci verso il ponte, dove si sono formate delle code.

Forconi Lecco - 2 giornata (2)“Avremmo voluto prolungare il presidio anche al pomeriggio ma gli accordi con la Questura sono altri” hanno spiegato gli organizzatori.

La vera novità, però, è la partecipazione alla protesta di un giovane migrante: “Sono in Italia da quattro anni, sono disoccupato e non riesco a trovare lavoro. E’ dura” ci riferisce James, 27enne del Ghana e residente in città.

Nonostante l’iniziativa del presidio lecchese sia stata presa da Casapound, associazione di destra che più volte sul piano nazionale ha espresso posizioni decise contro il fenomeno migratorio, il giovane ghanese non ci ha pensato su due volte: “Ho visto quello che facevano e mi sono unito al gruppo. Ho voluto dare anch’io un contributo”.

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