Lecco turistica? Il sindaco: “Coinvolgiamo gli imprenditori”

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LECCO – L’andamento della stagione turistica a Lecco sta creando grande soddisfazione tra gli operatori: come avevamo avuto modo di parlarne nei giorni scorsi (vedi articolo) gli hotel e le altre strutture ricettive della città e nelle località rivierasche parlano di un incremento delle presenze rispetto allo scorso anno.

Se volgiamo però lo sguardo sull’altro ramo del lago, ai cugini comaschi, ci si rende facilmente conto che,  per capoluogo manzoniano , la strada per diventare una città turistica (e capace di fare turismo) è solo all’inizio.

Una strada che l’amministrazione comunale intende percorrere. Lo ha ribadito il sindaco Virginio Brivio, nell’intervista che vi proponiamo.

“Ognuno è figlio della propria storia, ma è anche chiamato a cambiarla. Il turismo a Lecco non è l’alternativa alla nostra tradizione manifatturiera, è un’aggiunta, una sottolineatura, un elemento di novità. L’obbiettivo ambizioso che dobbiamo darci è quello di aumentarne la percentuale di PIL, non quello di stravolgere la nostra identità”.

 

Il sindaco Virginio Brivio
Il sindaco Virginio Brivio

Quali iniziative intende mettere in campo il Comune per favorire la dimensione turistica a Lecco?

“La prima azione è quella di aumentare i posti letto destinati ai visitatori. Il PGT spalanca le porte, con agevolazioni, alla realizzazione di alberghi estrutture ricettive di tipo turistico, anche a forme nuove come Bed & Breakfast. Questo  partendo da un presupposto che tutti ci chiedono, la politica e i cittadini, di realizzare nuove strutture rigenerando spazi che già ci sono, evitando di consumare nuovo territorio. Il PGT prevede già alcuni ambiti per tali iniziative alle Caviate, a Pescarenico, nella zona della Meridiana, e dove non previste esplicitamente facilita questo tipo di insediamento.

Nei primi mesi di mandato amministrativo abbiamo cercato di stabilire contatti e ricevere gli operatori. Un numero maggiore di posti letto può fare da traino. A Como è così,  non ha costruito ora le strutture ricettive ma esistono dall’inizio del secolo scorso, ha saputo mantenerle e promuoverle, ha un patrimonio di alberghi e attrezzature che fidelizzano il proprio posizionamento turistico.
Il nostro impegno è anche quello di chiudere l’accordo per la realizzazione dell’Ostello della Gioventù, per il quale è stato necessario ridefinire progetto in base a nuova legge sul codice degli appalti. Contiamo di far ripartire il cantiere entro il 2017”.
Più posti letto per più visitatori, ma come si fa ad attrarli in città?

“Dal lago alla montagna, Lecco è ricca di bellezze che spesso però rischiano di restare in una dimensione di individualità, slegate l’una dall’altra. E’ necessario passare dai percorsi ai pacchetti turistici. Con Expo abbiamo infatti inaugurato una decina di percorsi turistici, tematici, che tengono insieme natura, cultura, enogastronomia. Questi percorsi devono diventare un vero pacchetto turistico. Cosa vuol dire: serve un soggetto che di mestiere proponga le ricchezze che ci sono sul territorio e le promuova all’esterno dentro un percorso che deve essere un vero progetto di incoming turistico. Ciò non può essere fatto da un ente pubblico, non lo può fare l’Ufficio di informazione e accoglienza turistica della Provincia, lo vogliamo fare insieme agli operatori. Con Expo c’è stato un primo passaggio, a settembre contiamo con Confcommercio e con la Camera di Commercio di affrontare meglio questo tema, si tratta di considerare il turismo un segmento di impresa, deve sviluppare imprenditività, c’è un prodotto da promuovere e vendere sul mercato”.

Come intendete coinvolgerete gli operatori?

“Esiste già un tavolo aperto con le associazioni di categoria ed un momento di coordinamento del Sistema Turistico del Lago di Como attraverso le Camere di Commercio di Como e Lecco.  Non c’è spazio solo per grandi operatori ma anche per operatori di secondo livello, intermediari che promuovano il territorio, abbiamo la necessità che le nostre piccole perle vengano messe insieme.

Pensiamo anche al turismo religioso, una tradizione importante a Lecco a partire dalla Basilica al convento di Pescarenico, Santa Maria Gloriosa, il cimitero di Laorca, lo stesso campanile, un visitatore dovrebbe trovare un percorso e un interlocutore unico che proponga un pacchetto di questo tipo”.

 

Un esempio del molo che potrebbe essere realizzato alla Malpensata
Un esempio del molo che potrebbe essere realizzato alla Malpensata

Da tempo si parla della realizzazione di un porto a Lecco. A che punto siamo?

 

“In questi mesi con l’Autorità di bacino è stato fatto un passo ulteriore, a breve ci sarà una conferenza di servizi informale per raccogliere tutti i pareri sull’ipotesi di realizzarlo nell’area della Malpensata, anch’essa da riqualificare come sbocco a nord del lungolago e che sia di qualità. L’ipotesi di realizzazione del porto vedrà da una parte l’ente pubblico (il Comune e l’Autorità di bacino) e il privato che si candida anche a gestirlo”.

Quando un nuovo lungo lago?
“Con l’Ufficio Urbanistica stiamo mettendo assieme un progetto complessivo che sia a carico degli operatori privati nei due interventi importanti che si attendono, alle Caviate e alla Malpensata in occasione della realizzazione del porto; oltre a questi due ambiti non abbiamo al momento altre risorse a bilancio da destinarvi, dobbiamo darci delle priorità. Dobbiamo anche capire come il progetto della pista ciclabile tra Lecco e Abbadia si inserirà nella progettazione complessiva del nuovo lungolago e servirà un approfondimento tecnico.  A settembre con la Regione andremo a chiudere la domanda di partecipazione al band CultCity che riguarderà anche il potenziamento della pista ciclabile”.

Il nuovo parcheggio di Piazza Affari
Il nuovo parcheggio di Piazza Affari

Esiste a suo parere un problema legato ai posteggi in centro? E’ stato da poco inaugurato il parcheggio di Piazza degli Affari, è prevista l’apertura di nuove aree di sosta?

“In centro l’obiettivo ora è l’area del Serpentino dove verranno realizzati parcheggi adiacenti alla zona della Basilica e quindi che serviranno il centro, e il Broletto Nord, acquisito dal Comune ma per il quale sono necessari lavori di adeguamento poiché chiuso da una decina d’anni, che serviranno la zona della stazione e ancora il centro.

In realtà le zone dove vi sono più carenze di posteggi e dove andremo ad effettuare dei micro interventi sono nella parte alta della città, rioni come Rancio, Laorca e Germanedo, necessari non tanto per gli avventori ma per gli stessi residenti!.

Vigilantes vs venditori abusivi, una soluzione che vi ha convinto?

“Si è rivelata un’esperienza positiva, c’è chi dice che quelle persone che presidiavano i parcheggi si siano spostate in altre zone ma io non credo sia così. In ogni caso stiamo concordando con la Questura l’estensione della vigilanza anche in altre zone di sosta a pagamento. Il messaggio deve essere chiaro: questa situazione va completamente debellata.

L’investimento economico fatto è importante ed ha già trovato un primo riscontro in un leggero aumento degli introiti dei parcheggi. E’ diminuito quindi quel cambio dei biglietti che trova spesso la collusione dei parcheggianti, non solo un comportamento scorretto ma anche un danno per i cittadini, perché avere meno introiti sui parcheggi significa anche meno possibilità di investire e fare manutenzione”.