Lecco. Viaggio nella musica giovedì a teatro per il “Don Guanella”

Tempo di lettura: 3 minuti
Il maestro Dino Siani.
Il maestro Dino Siani.

LECCO – Restano ancora una cinquantina di posti disponibili per l’atteso concerto che si terrà giovedì 10 novembre alle ore 21 al Teatro della Società di Lecco a favore di “Casa don Guanella” e del progetto di agricoltura sociale che la comunità educativa sta portando avanti a Valmadrera.

Nel corso della serata, nata da un’idea del maestro Dino Siani e del direttore artistico Massimo Graziano, verrà idealmente ripercorso il cammino politico-sociale delle nazioni che hanno scritto la storia della musica leggera dell’ultimo secolo. Significativo il titolo dell’evento: “La canzone nel mondo è donna”.

Con il musicista e compositore lecchese, che si esibirà al pianoforte affiancato da Pino Bifano alla chitarra elettrica e da Luca Nobis alla chitarra classica, protagoniste dello spettacolo saranno in effetti cinque interpreti femminili: Paola Casoria, Francesca Bottone, Sara Lupi, Monica Della Vedova e Lara Conte.

Con loro Ronnie Jones, Max Corfini e Luca Turconi, che eseguiranno brani rappresentativi delle varie epoche e di diversi gusti musicali.

A Valmadrera sta prendendo sempre più forma il progetto di agricoltura sociale voluto da "Casa don Guanella".
A Valmadrera sta prendendo sempre più forma il progetto di agricoltura sociale voluto da “Casa don Guanella”.

L’iniziativa si avvale del sostegno del Comune di Lecco e in prima persona dell’assessore alla Cultura, Simona Piazza.

Quello di giovedì 10 sarà come detto una sorta di viaggio divertente, spensierato e, perché no?, anche romantico nel mondo della musica leggera italiana e internazionale, con interpreti di assoluto livello.

Per gli ultimi inviti disponibili ci si può rivolgere presso “Casa don Guanella” in via Amendola a Lecco. Telefonicamente si può fare riferimento ai numeri 320-45.97.434 e 327-44.32.007.

“Anche se oggi c’è forse meno tempo per cantare e per suonare – dicono i promotori della serata lecchese – non è invece diminuito il peso che i brani musicali hanno nella nostra vita e del resto se la canzone non trova posto nella storia dell’arte ne ha invece uno, molto grande, in quella dei sentimenti”.

Umberto Eco scrisse che “una canzone prende rilievo dalle circostanze in cui nasce e in cui, magari per caso, va a cadere”. “E allora – annota il maestro Siani – soltanto le canzoni hanno il potere di restituire il profumo di un’epoca. Bastano infatti poche note di un famoso brano per tornare a respirare il clima ovattato di tempi andati, basta ascoltare il refrain di Volare per riprovare l’euforia degli anni del “boom” economico italiano”.

“Oggi le canzoni – aggiunge Massimo Graziano – non hanno più lo stesso impatto emotivo, oppure è la lente deformante della memoria a rendere più gradevoli quelle lontane nel tempo. Spesso trattiamo la nostalgia quasi fosse un sentimento di cui vergognarsi. La vita è un flash. Ecco perché la musica, anche quella più dimenticata, facendoci tornare indietro nel tempo riesce a toccare anche le nostre corde più intime”.