Lega e NCD: “Ecco la vera storia sui lavori a Villa Manzoni”

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Villa Manzoni

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LECCO – Continua lo scontro politico su Villa Manzoni e sulla sua ristrutturazione, mai eseguita negli anni tanto che la Regione ha recentemente sospeso l’accreditamento a museo della dimora del Manzoni.

Dopo il comunicato stampa del Comune, una nota nella quale si spiega che i lavori non sono stati effettuati a causa dei vincoli del patto di stabilità e si chiede perché la “vecchia” amministrazione non abbia dato il via ai lavori “in tempi di vacche grasse”, è giunta la replica della Lega e del NCD, alla guida della città prima della giunta Brivio, che rispondono con quella che definiscono “la vera storia di Villa Manzoni”.

“Il progetto approvato nel 2005 consta di due lotti interdipendenti, ovvero la realizzazione del primo lotto ha senso solo con la possibilità di cantierare anche il secondo ( o di completamento), con un previsione di spesa nel 2007 per il solo secondo lotto pari a 2,5 milioni di € ( aggiornati dalla giunta Brivio a circa 3 milioni); in sostanza se si fosse dato corso all’ inizio lavori del primo lotto era necessario avere la certezza di finanziare, ma soprattutto pagare il secondo lotto. Altrimenti ci saremmo trovati con una Villa Manzoni inagibile.

Premesso ciò, nelle precedente amministrazione si è scelto di non far partire le opere, in quanto si attendeva che i vari Governi dessero la possibilità ai comuni di spendere i loro fondi, invece che strozzare l’economia con il Patto di stabilità dell’ Europa Prodiana filo Tedesca.

Non essendo cambiato nulla dal 2006 e visto che tutto era pronto ci si chiede perché nel marzo 2010 Brivio & C. non abbiano appaltato subito i lavori, almeno del primo lotto, probabilmente erano impegnati nel produrre il comunicato stampa uscito il 6 agosto, dopo quattro anni di amministrazione, e che risulta essere l’unica novità dal 2010 su Villa Manzoni, insieme al fatto che Regione Lombardia il 22 febbraio 2011, ha deciso la “sospensione del riconoscimento come museo della Galleria Comunale d’ Arte e del Museo Manzoniano di Lecco” per sei mesi .

Dato che tale periodo è trascorso senza che gli istituti museali abbiano provveduto a regolarizzare la propria posizione, La Giunta Regionale ha deliberato la decadenza del riconoscimento come Museo delle suddette gallerie in data 13 giugno 2014.

Villa ManzoniAnche questo è colpa della precedente Amministrazione ? O del famigerato patto di stabilità ? E’ bene specificare che il patto di stabilità interno, fu introdotto per gli enti Locali nell’ anno 2002 e fino all’ esercizio finanziario 2006, prendeva in considerazione solo le spese correnti. Dall’ esercizio finanziario 2006 anche le opere pubbliche tra cui Villa Manzoni ne erano e ne sono soggette; per cui anche la precedente amministrazione ha affrontato per tutto il mandato le difficoltà introdotte dal patto di stabilità .

E’ bene ricordare anche che il patto di stabilità stabilisce un tetto di spesa, ma non obbliga il comune a spendere i soldi in una direzione o nell’ altra. Per cui il comune di Lecco e la Sua maggioranza consiliare PD hanno scelto di dirottare ingenti risorse dalle opera pubbliche, al loro “campo” preferito ovvero i servizi sociali considerandoli producenti di maggior resa politico elettorale.
La vera storia di Villa Manzoni è che il progetto fu approvato nell’anno 2005 e successivamente riapprovato dalla Giunta Comunale nel mese di ottobre 2007 per integrare fondi. Attualmente l’importo del primo lotto del progetto è pari a € 2.593.436, finanziato con i residui di bilancio propri delle opere pubbliche sia dell’ anno 2007 e poi 2010 pari a circa 668.436 €, e per il resto € 1.925.000 la buona parte finanziati con mutuo della Cassa DDPP già operativo.

La Giunta precedente ha lasciato un progetto fatto ed i soldi per pagarlo, ma questi incapaci si lamentano lo stesso .. Da quanto traspare, non sembra che l’amministrazione attuale, abbia deliberato il finanziamento del secondo lotto all’ interno dei vincoli del patto di stabilità. La realtà sul progetto di completamento ( secondo lotto complementare al primo) è questa : l’intervento è stato previsto nell’ambito del Programma Triennale dei Lavori Pubblici per l’anno 2012 ,approvato dal Consiglio Comunale nella Deliberazione di bilancio , n 32 del 14/03/2011.

Ma cosa ha fatto la Giunta in seguito ? L’ ha stralciato ( ovvero tagliato)?Sarà colpa del patto di stabilità o di altre vicende ma vista “ l’indisponibilità di sufficienti risorse finanziarie” l’opera secondo lotto non è presente nelle successive pianificazioni del Comune di Lecco a guida Brivio e non compare nell’ ultimo bilancio e al collegato piano triennale delle opere pubbliche.

Di contro Il primo lotto è sempre nel triennale finanziato dal 2006, il secondo è stato inserito, nell’anno 2011, ma poi sparito…. In ultimo, nell’ ambito del decreto che sbloccava parte di fondi del patto di stabilità per la esecuzione di opere di manutenzione, risanamento e valorizzazione dei beni culturali nel mese di ottobre 2013 il Sen Paolo Arrigoni di concerto con il gruppo consiliare al comune di Lecco della Lega Nord presentava, con il Gruppo alla Camera un emendamento volto ad ottenere l’inserimento di Villa Manzoni nei beni culturali a cui applicare la deroga al patto di stabilità.

Naturalmente, l’emendamento è stato bloccato, …alla camera, a maggioranza assoluta PD. La verità è che i cittadini di Lecco con le loro tasse hanno dato dieci anni fa le risorse al comune per eseguire il restauro conservativo ed il recupero funzionale di Villa Manzoni. Lecco è assurta alla fama internazionale con Manzoni, adesso è ridotta al farmacista di rione Fornoni”.

Il capogruppo della Lega Nord, Cinzia Bettega

Il consigliere della Lega Nord, Stefano Parolari

Il consigliere di NCD, Antonio Pasquini