Legler. Incontro a Montecitorio per il comitato risparmiatori

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CALOLZIOCORTE – Quattro rappresentanti del Comitato Risparmiatori con libretto Legler oggi, mercoledì 12 dicembre, si sono presentati a Roma davanti alla Commissione Attività Produttive della Camera.

“Si è trattato di un incontro informale, ma fondamentale nel percorso intrapreso per mantenere viva l’attenzione sulla difficile situazione nella quale si sono trovate centinaia di persone, in seguito alla richiesta di concordato avanzata a febbraio dalla Cooperativa Legler – hanno detto dal comitato -. L’audizione aveva lo scopo dichiarato di segnalare le anomalie nella raccolta del risparmio che hanno portato ad affidare i propri soldi alla cooperativa nella convinzione di aprire un normale libretto di risparmio; proprio per questo motivi i soci chiedono che la loro situazione venga ora equiparata a quella dei clienti di banche fallite, e che venga anche per loro previsto l’accesso a una qualche forma di tutela concreta”.

All’incontro erano presenti i bergamaschi onorevole Daniele Belotti e la senatrice Simona Pergreffi, l’onorevole Barbara Saltamartini, presidente della Commissione, l’onorevole leghista Giorgia Andreuzza e Andrea Vallascas, membro del Movimento 5 stelle.

“L’onorevole Belotti ha delineato i contorni della vicenda, lasciando poi la parola ai rappresentanti. Mariagrazia Ameli ha parlato del libretto di risparmio, evidenziando le modalità della raccolta, l’assenza di una qualsiasi profilazione del rischio e di un’adeguata formazione e informazione dei risparmiatori, equiparati a loro insaputa a finanziatori con propensione al rischio d’impresa. Eugenio Negrini ha ampliato la prospettiva, ricordando come il caso Legler sia la punta di un iceberg, nel quale la parte sommersa rappresenta una raccolta di risparmio che, tutelato sulla carta dall’art. 47 della Costituzione, non è nella realtà soggetto a controlli reali, ma solo formali – hanno spiegato dal comitato – . Si è inoltre precisato che siamo trattati come soci ma, a fronte di un investimento di 50 euro per diventare azionisti, i soci prestatori hanno depositato migliaia di euro come risparmiatori… quindi non possiamo essere classificati principalmente come azionisti ma, soprattutto, come risparmiatori”.

I politici presenti hanno ascoltato con grande attenzione le istanze proposte, proponendosi di approfondire il quadro generale in cui si iscrive questa vicenda, interessando a tal fine sia Confcooperative che il Mef e prospettando eventuali futuri incontri.

“Una trasferta impegnativa ma sicuramente promettente dal punto di vista del Comitato, perché ha posto le premesse per un’attenzione concreta da parte della politica nazionale”.

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