Lettera di un genitore sul Parini: “Si poteva agire prima?”

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LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

Da perfetta signora nessuno, perchè né faccio parte del Comitato genitori, né sono rappresentante di classe, ma semplicemente un genitore molto preoccupato per la vicenda, preoccupazioni che ho manifestato nel momento in cui sono venuta a conoscenza dai quotidiani alla fine di luglio, delle problematiche relative all’istituto Parini.

Purtroppo è cosa nota che la Pubblica Amministrazione abbia i suoi tempi; lascio d parte le varie polemiche riguardo alle vane attese che non portano a nulla ma, faccio leva sul problema oggettivo che dovranno vivere soprattutto i nostri ragazzi che frequentano l’Istituto Parini di Lecco e che vivono fuori città, tutti coloro i quali usufruiscono dei mezzi pubblici per recarsi a scuola.

La situazione attuale che ci viene prospettata, è del doppio turno. Ci saranno alunni costretti a recarsi a scuola nel pomeriggio con la certezza di rientrare a casa non prima delle ore 20 o 20.30.

Situazione inaccettabile trattandosi di minorenni, di un orario che non rende sicuri considerato i rischi a cui siamo esposti quotidianamente e del fatto che, nei mesi invernali, la luce del giorno scarseggia.

E’ noto che, sui mezzi pubblici, soprattutto durante le ore serali si puo’ trovare trovare di tutto.

La provincia e l’istituto espongono i nostri ragazzi al pericolo quotidiano in tale maniera!

Mettiamoci anche il fatto che verrebbe meno una normale vita familiare ed anche una normale vita sociale poiché molti ragazzi, durante il pomeriggio svolgono attività sportive o ludiche alle quali la scuola, non puo’ imporre di rinunciare per problematiche che potevano e dovevano essere risolte per tempo.

La situazione era comunque prevedibile, durante il corso dell’anno scolastico in alcune aule, entrava acqua ogni volta che pioveva ( mio figlio aveva i secchi in aula) e, il giorno del ritiro delle pagelle, pioveva a dirotto anche nell’atrio.

I video sono stati postati da ragazzi e genitori sui social network.

Mi domando:

  • visto che la situazione era nota da tempo quando l’ istituto Parini ha avvisato la Provincia della pericolosità della situazione
  • quando la provincia o la scuola ha provveduto ad informare i Vigili del Fuoco per la verifica della situazione.
  • Si poteva agire prima? Perchè aspettare luglio?

Inoltre, si ha necessità di sapere che garanzie abbiano gli alunni che frequentano l’istituto in merito alla sicurezza dei luoghi di lavoro e di studio.

Se dovesse succedere qualsiasi danno fisico ad un ragazzo all’interno dell’istituto come durante il tragitto di ritorno verso le proprie abitazioni, l’ assicurazione risarcisce il danno subito?

Allo stato attuale, io da genitore, non intendo far frequentare a mio figlio la scuola durante il pomeriggio. Ho iscritto mio figlio al corso diurno, se volevo fargli frequentare il serale l’avrei iscritto. La scuola e l’ente Provinciale non possono decidere senza tenere in considerazione i disagi ed i pericoli ai quali vanno incontro i nostri figli.

Parlano tutti tramite i giornali e noi genitori stiamo a guardare?

Ribadisco, io non rappresento nessuno, sono solo un genitore che riporta difficoltà oggettive in merito a questa vicenda, non mi nascondo e ci metto la faccia come ho sempre fatto anche in passato per altre vicende ed anche se sono una goccia nel mare non sto in silenzio. Mi auguro che altri genitori si possano unire ed inviino lettere di protesta.

Sicuramente qualcuno risponderà tramite i giornali come hanno fatto fino ad ora non dando risposte certe ma non intendo stare in silenzio e far subire a mio figlio un disagio causato da altri.

Cordialmente,

Marisa Denaro

 

 

Marisa Denaro