Leuci e amianto: il Comune impone la bonifica e si farà rimborsare

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L'area dell'ex Leuci

 

LECCO – La messa in sicurezza immediata del tetto del fabbricato che si affaccia a via Tubi per evitare altre cadute di materiale sulla strada e la bonifica totale di tutti i manufatti in amianto presenti nell’area entro 90 giorni: lo impone l’ordinanza firmata dal sindaco Virginio Brivio nei confronti della proprietà della Leuci a seguito del sopralluogo dell’ATS nell’ex fabbrica di lampadine.

Il Comune ha deciso di non perdere altro tempo sulla vicenda che da almeno un anno richiedeva una soluzione; tanto era passato dagli esposti presentati dai cittadini, allarmati dalla presenza di eternit ammalorato sulla copertura dei fabbricati. Un’urgenza resa ancora più evidente dal cendimento di alcuni frammenti di amianto finiti in strada in seguito al maltempo e di cui martedì l’amministrazione comunale, che ha già disposto la chiusura di via Tubi, provvederà a rimuovere.

 

I costi dell’operazione di martedì mattina in via Tubi, fa sapere il sindaco, verranno addebitati alla Lago, la società proprietaria dell’area , così anche le spese dovute al sopralluogo effettuato con il supporto dei Vigili del Fuoco. “Chiederemo alla nostra avvocatura di verificare questa possibilità – ha spiegato Brivio – non può passare il concetto che il privato si disinteressa e i costi ricadano sul pubblico. Non possiamo creare precedenti di questo tipo”.

Un’ordinanza dovuta, si legge nel documento, “al concreto pericolo che ulteriori lastre di eternit della copertura possano nuovamente scivolare anche verso la strada pubblica” e alla luce degli indici di degrado rilevati (tra il 56 e il 64) dagli ispettori dell’ATS nel loro sopralluogo che impongono la necessaria rimozione della copertura (consigliabile già in caso di indice uguale o superiore al 45) .