L’ex mutua. Chiesta la rimozione della gru, poi la ripresa dei lavori

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Il cantiere della nuova Prefettura

 

LECCO – I lavori erano iniziati nel 2010 e dovevano terminare nel 2012, invece, sei anni dopo, il palazzo dell’ex mutua è ancora un cantiere: la sistemazione dello stabile, destinato ad ospitare la nuova sede della Prefettura, si è arenata quando ormai mancavano solo gli interventi conclusivi.

Dalla fine del 2016 si attende che l’opera venga riappaltata dopo la recessione del contratto con l’impresa inizialmente incaricata. L’emissione del bando compete al Provveditorato alle Opere Pubbliche. Lo stallo è dovuto in parte alla presenza della gru che l’azienda dovrà rimuovere.

Il caso è trattato l’altra sera in consiglio comunale a Lecco, su richiesta delle opposizioni. “Sappiamo che il provveditorato ha già sollecitato l’impresa alla rimozione della gru – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica, Gaia Bolognini – Il Comune è competente solo per quanto riguarda l’area antistante allo stabile, che era un parcheggio pubblico e che, con una convenzione, sarà messo ad esclusiva disponibilità della Prefettura. Lo stesso piazzale sarà interessato dai lavori ai sottoservizi”.

 

Della questione si era interessato anche l’on. Gian Mario Fragomeli: “Ogni mese contatto il Provveditorato per avere novità – spiega il parlamentare – da quel che mi è stato possibile sapere, si sta preparando il bando di gara per ultimare i lavori. Come capita sovente, passaggi di consegne e ricorsi hanno ritardato il tutto” .

Sollecitazioni arrivano anche dalla Prefettura affinché si possa procedere al riappalto dei lavori . “La rimozione della gru è indispensabile per il completamento dei lavori esterni – spiega il prefetto vicario Gennaro Terrusi – oggi mancherebbe veramente poco per concludere i lavori e speriamo possano riprendere al più presto”.

E’ una questione anche economica, che grava sulle finanze pubbliche: ogni anno, si spendono 350 mila euro d’affitto per mantenere la Prefettura nello stabile di corso Promessi Sposi e per l’appartamento distaccato del prefetto. Al momento però, non essendo ancora definita la fine dei lavori, il trasloco non è ancora stato definito.

“Veramente l’avremmo programmato già da diverso tempo – commenta con una certa amarezza Terrusi – abbiamo bisogno che siano conclusi gli interventi principali, poi inizieremo a trasferire gli uffici”.