L’ex sindaco Molteni: “Povera Varenna, come ti hanno ridotta!”

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Carlo Molteni
L'ex sindaco di Varenna, Carlo Molteni
Carlo Molteni, ex sindaco di Varenna.
Carlo Molteni, ex sindaco di Varenna.

VARENNA – “I soldi ci sono, eccome se ci sono. Voglio chiarire una volta per tutte che la mia Amministrazione non ha lasciato le casse vuote. Anzi, tutt’altro. Il bilancio del Comune non è deficitario ed è un bilancio che, sia chiaro, è stato approvato dal nuovo consiglio comunale guidato dal sindaco Mauro Manzoni”.

Carlo Molteni, storico ex sindaco di Varenna (per ben quattro mandati è stato eletto primo cittadino e in uno ha ricoperto la carica di vicesindaco), interviene sui temi politico-amministrativi della “perla del Centrolago” a distanza di sei mesi dalle elezioni comunali dello scorso giugno.

“Il bilancio è stato approvato dalla nuova Amministrazione – premette – e dunque se c’erano così tante manchevolezze perché non sono state denunciate? Un’altra recente affermazione di Manzoni a proposito della rotatoria di viale Polvani è stata questa: “Il Comune di Varenna è in grado di far fronte a tutta una serie di incombenze tecniche e finanziarie…”. Delle due l’una: o il sindaco racconta bugie, oppure i soldi ci sono, quindi è ora di finirla di gettare fango addosso ad altri per nascondere le proprie incapacità, la povertà di idee e soprattutto l’assoluta mancanza decisionale”.

“Povera Varenna – sbotta Molteni – In meno di sei mesi abbiamo perso smalto, il paese è sporco e l’isola pedonale di piazza San Giorgio è diventata un parcheggio! La cosa peggiore è che l’insolenza e le malelingue dilagano per nascondere l’immobilismo assoluto. Che i nuovi amministratori riconoscano che non hanno le capacità per guidare il paese! Quanto alla minoranza, diciamo che è silente, non esiste”.

Sono passati come detto più di sei mesi dalle elezioni amministrative e, a giudizio di Molteni, “l’unico cambiamento è stato il peggioramento”.

Piazza San Giorgio, "cuore" di Varenna.
Piazza San Giorgio, “cuore” di Varenna.

“Partiamo dalla scuola – osserva l’ex sindaco – Il sindaco Manzoni quando era in minoranza diceva che c’erano alunni di serie A e serie B. Quelli di serie A frequentavano le scuole di Lierna servite dallo scuolabus, gli altri Bellano, che dovevano raggiungere con il pullman di linea. Ora l’unico cambiamento previsto è l’inversione dello scuolabus, che non raggiungerà più Lierna bensì Bellano, quindi ancora alunni di serie A e alunni di serie B, alla faccia della coerenza”.

Altro capitolo di grande interesse a Varenna è piazza San Giorgio, il cuore del paese, da qualche anno divenuta Ztl, ovvero zona a traffico limitato.

“E’ tornata a essere una piazza con parcheggi abusivi, scorribande con relativi vandalismi, con paletti e panchine divelte – accusa Molteni – Prima era spazio per i bambini, ora è divenuta terra di nessuno. Il dissuasore posto all’ingresso è stato disattivato subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione e non ancora rimesso in funzione, nonostante moltissimi abbiano acquistato il badge o il telecomando di ingresso, tutto ciò in attesa di… decisioni in merito”.

Sempre a giudizio dell’ex sindaco “la fotografia di questa nuova Amministrazione di cambiamento può essere descritta così: decidere o non decidere? Meglio non decidere, lasciando ad altri le responsabilità”.

Di una cosa l’ex sindaco Molteni è particolarmente arrabbiato: il taglio alla festa dei patriarchi, un momento di festa nato trent’anni fa da un’idea, subito condivisa da tutti, dell’allora parroco don Lauro Consonni quale occasione di ritrovo degli ultrasettantenni nati e residenti a Varenna, in concomitanza con le feste di Natale, con il Comune che invita a pranzo i suoi anziani chiamati patriarchi.

“Quest’anno la festa è stata ridotta ai soli residenti di Varenna – spiega – tagliando fuori chi si è trasferito altrove, magari anche soltanto a un paio di chilometri di distanza. La scusa, troppe lettere di invito. Se è questo il cambiamento c’è di che preoccuparsi per il futuro del paese, destinato all’oblio, destinato al declino”.