L’impegno di Mir Sada in Serbia, ecco il libro a sostegno dei progetti

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LECCO – “Non bombe, ma solo caramelle”. Il libro riprende il nome dell’associazione triestina nata nel 1999, in risposta all’appello dei lavoratori del complesso metalmeccanico Zastava di Kragujevac, in Servbia, praticamente raso al suolo dai bombardamenti della Nato. 

Il volume è stato presentato ieri sera, giovedì, presso la sala consiliare del comune di Lecco, alla presenza di Rajko Blagojevic’ (presidente del sindacato metalmeccanici di Kragujevac) e di Rajka Veljovic’, interprete e  referente del progetto adozioni avviato proprio nel 1999 e che tra le diverse associazioni vede anche Mir Sada.

Da 17 anni l’associazione lecchese contribuisce al supporto delle famiglie dei lavoratori della Zastava, le cui fabbriche furono devastate dai bombardamenti: il progetto si concretizza nell’adozione, a distanza, dei figli di quei lavoratori (30 mila i dipendenti dell’azienda serba), attraverso la donazione di una cifra annua con i quali gli adottanti sostengono le principali spese, sanitarie e scolastiche, dei giovani. Ma non solo.

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Da sinistra: Rajko Blagojevic’, Rajka Veljovic’, Mauro Castelli e Tino Magni

 

L’attività nello specifico è stata presentata da Mauro Castelli (Segretario Fiom-Cgil) e Tino Magni, anche grazie alla preziosa testimonianza di Rajko Blagojevic’, che in prima persona ha vissuto i terribili momenti in cui la città serba era assediata dall’alto. 78 giorni di bombardamenti, durante i quali gli operai della Zastava rimasero all’interno delle fabbriche, alla stregua di scudi umani.

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“17 anni fa – ha raccontato quindi Rajka Veljovic’ – gli amici di Mir Sada (che significa Pace subito, ndr) sono venuti in nostro aiuto, realizzando in breve tempo una rete di solidarietà tra diverse associazioni italiane che ha permesso la presa in carico di quasi 2.000 bambini, dal 1999, oltre che una serie di migliorie nell’ambito sanitario e scolastico della città. Di questo siamo davvero grati e ringraziamo gli amici di Lecco e di Mir Sada per tutto quello che stanno facendo“.

Già 74 i bambini adottati nel 2016 dagli adottanti di Mir Sada, oltre 600 da tutte le associazioni coinvolte. Il contributo annuo richiesto è di 300 euro, 25 euro al mese per bambino. “Negli ultimi anni siamo riusciti a fare diversi altri interventi – ha spiegato Mauro Castelli – nelle scuole, dove abbiamo portato computer, video proiettori, lavagne, e nei campi profughi, dove abbiamo realizzato delle strutture adeguate”.

Due volte all’anno (a fine maggio e a fine ottobre) gli adottanti si recano in Serbia per quattro giorni (di cui due di viaggio) a Kragujevac, per vedere di persona i bimbi, aggiornarsi sull’avanzamento degli interventi sostenuti e permettere una conoscenza reciproca. “Sono momenti molto emozionanti – hanno commentato gli adottanti – che ci permettono di vedere concretamente i frutti delle nostre donazioni”. Tra di loro c’è chi, anni dopo la prima adozione, ha avuto la fortuna di assistere al matrimonio della propria “figlia”.

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Per finanziare il progetto e le sue associazioni è stato realizzato il libro “Non bombe, ma solo caramelle”, oggi acquistabile presso la sede di Mir Sada o online sul sito www. kappavu.it al prezzo di 14 euro. 

Per chi volesse diventare adottante invece consultare il sito dell’associazione Mir Sada e la pagina Facebook oppure telefonare allo 0341 488233.