Linee Lecco perde la gara per i parcometri

Tempo di lettura: 3 minuti

Il Comune di Lecco ha comunicato che oggi si è conclusa la gara per la concessione del servizio relativo alle aree di parcheggio a pagamento su aree pubbliche o di uso pubblico nella città di Lecco. Hanno partecipato al bando le società Lineelecco, Eltron S.p.a. di Genova e Fratelli Catalano S.a.s. di Reggio di Calabria.

In base alle offerte economiche presentate, la società Eltron S.p.a. di Genova è risultata aggiudicataria provvisoria del servizio, avendo offerto il rialzo più elevato pari al 44% degli incassi derivanti dalla gestione dei parcheggi.

Gli uffici comunali provvederanno alle verifiche di rito al fine di disporre l’aggiudicazione definitiva del servizio.

Fin qui l’ufficialità; la notizia – davvero paradossale – è che il Comune (con la sua municipalizzata Linee Lecco) ha perso una gara… del Comune. Potrebbe apparire incredibile ma esistono alcune ragioni pratiche per le quali Palazzo Bovara non ha “interrotto” l’asta per i parcheggi all’indomani dell’esito del referendum numero 1 – quello che tutti considerano collegato alla sola utilità dell’acqua pubblica ma che invece riguarda in generale i servizi dei Comuni. Motivazioni spiegate in un comunicato inviato nel pomeriggio, a pochi minuti dalla divulgazione dell’esito (clamoroso, in effetti) della famosa gara d’appalto.

Ecco il testo ufficiale, diramato oggi dall’ufficio stampa di Palazzo Bovara:

IL COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE
Al fine di rispondere alle richieste di chiarimento pervenute al Comune di Lecco e a seguito delle informazioni pubblicate dagli organi di stampa, si precisa che la Giunta comunale ha deciso all’unanimità di non assumere alcun provvedimento rispetto alla gara per la concessione del servizio relativo alle aree di parcheggio a pagamento su aree pubbliche o di uso pubblico nella città di Lecco.

Si precisa che prima e anche dopo la consultazione referendaria dello scorso 12 e 13 giugno, sono stati eseguiti dettagliati approfondimenti tecnico-legali circa l’iter seguito, anche rispetto al nuovo quadro normativo modificato dal voto popolare.

La possibilità di affidare il servizio a Lineelecco in forma diretta e senza gara non è risultata praticabile perché questa scelta – per la quale sarebbe stato comunque necessario un lungo iter di modifica statutaria e dell’assetto societario, alla luce degli sviluppi normativi intervenuti anche dopo l’ultimo aggiornamento dello Statuto di Lineelecco – avrebbe impedito, per legge, alla stessa Lineelecco di partecipare a future gare di evidenza pubblica, come ad esempio l’eventuale gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale su ambito sovracomunale.

È opportuno ricordare che attualmente Lineelecco è parte, insieme ad altre società, di un’Associazione Temporanea di Impresa per il trasporto pubblico sia in ambito urbano che extraurbano – con concessione in scadenza il prossimo 30 giugno 2012 -, alla quale in futuro, se diventasse una società “in house”, non potrebbe più prendere parte, venendo meno alla sua mission principale.

Risulta inoltre evidente come una trasformazione di Lineelecco in società “in house” sarebbe in palese contrasto con l’Atto di indirizzo approvato dal Consiglio comunale di Lecco dello scorso 30 maggio 2011, assunto con l’obiettivo di rafforzare la società aprendo il futuro di Lineelecco al più ampio e dinamico mercato sociale della mobilità, allargandone la base societaria pubblica anche ad altri enti locali del territorio. L’Atto di indirizzo è stato presentato al Consiglio comunale valutando ogni possibile scenario a seguito del Referendum popolare, tenendo quindi in considerazione ogni modificazione delle normative in materia determinata dalla scelta dei cittadini.

Da ultimo, la decisione della Giunta è stata assunta anche al fine di evitare l’esposizione del Comune di Lecco a rischi di contestazioni legali dall’esito sempre incerto e con la possibilità di rilevanti danni economici per l’ente.