Lions: in duecento all’evento di solidarietà per i terremotati

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BOSISIO – Oltre 220 persone hanno preso parte all’Intermeeting promosso presso il Ristorante “La Casupola” di Bosisio Parini dai 9 Lions Club del territorio lecchese (Brianza Colli, Castello Brianza Laghi, Erba, Lecco Host, Lecco San Nicolò, Merate, Riviera del Lario, Val San Martino, Valsassina, oltre ai Club satellite Malgrate e Valsassina).

Un evento all’insegna della solidarietà il cui ricavato è stato devoluto al Fondo del multidistretto Lions Italiano “Terremoto Italia”.

Ogni evento calamitoso e drammatico interpella sia la coscienza dei cittadini, che la loro intelligenza. La generosità nel portare aiuto alle popolazioni colpite, non manca certo al popolo italiano e, nello specifico, ai Lecchesi.

È altrettanto vero che occorre interrogarsi sui motivi che stanno alla base del verificarsi di un sisma e sulle tecnologie e le soluzioni che la ricerca mette a disposizione per prevenire le conseguenze più drammatiche di un terremoto.

 

Lo ha sottolineato in apertura Giorgio Cortella, chiamato a moderare l’incontro: “Quello che ci viene proposta questa sera è una riflessione che tocca, al tempo stesso, il registro dell’emotività e quello della razionalità. Una sorta di viaggio a ritroso nel tempo che, a partire dall’evento del terremoto, ci aiuta a conoscere come la professionalità, l’impegno e l’organizzazione del Corpo dei Vigili del Fuoco interviene per fronteggiare l’emergenza, per poi approfondire le cause scatenanti e, soprattutto, comprendere come progettare e costruire o intervenire sull’edificato per far sì che le costruzioni siano più resistenti e performanti, accrescendo il grado di sicurezza per la vita delle persone”.

A raccontare come viene gestita l’emergenza sono stati il geom. Diego Busdon e Gianfranco Villa, rispettivamente funzionario e caposquadra esperto del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, impegnati in moltissimi eventi che, a partire dal 1987 con l’alluvione della Valtellina fino al recentissimo terremoto del centro Italia, hanno interessato il nostro Paese.

Una testimonianza molto viva e partecipata, che ha fatto emergere le elevate competenze di cui il Corpo italiano dei Vigili del Fuoco dispone ma, al tempo stesso, le doti umane e relazionali che sono richieste soprattutto nelle fasi del soccorso e del salvataggio dei superstiti, del recupero delle salme e della condivisione dei bisogni della popolazione.

 

All’ing. Fabio Valsecchi, ingegnere e geologo, responsabile della Protezione civile della Provincia di Lecco, e ad Alessandro Riva, ingegnere strutturista impegnato anche come agibilitatore nel recente sisma del centro Italia, è toccato invece il compito di spiegare le origini degli eventi sismici del nostro Paese, spiegarne le ragioni connesse alla natura geologica della penisola italiana, approfondire le modalità dell’azione di coordinamento della protezione civile e spiegare l’attività di valutazione e censimento degli edifici che viene compiuta nei giorni immediatamente successivi al sisma nei territori colpiti.

Gli ultimi due interventi di natura tecnica sono stati condotti dall’ing. Maurizio Faravelli e dall’ing. Christian Amigoni, che hanno illustrato l’evoluzione degli studi in tema di progettazione di nuovi edifici antisismici e di messa in sicurezza e prevenzione del costruito, con specifico riferimento agli edifici industriali e residenziali e ai beni storico-artistici.

La serata è stata chiusa dall’intervento di Roberto Toldo, comandante del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco, che ha sottolineato il valore della diffusione di una vera “cultura della prevenzione” nel Paese, che deve prendere le mosse da un deciso investimento nella manutenzione e nella messa in sicurezza del patrimonio pubblico e privato.