Livello del lago sempre più basso, Coldiretti: “Persi 2,7 cm al giorno”

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LECCO – “La cartina di tornasole di un’estate anomala, con luci e ombre per l’attività agricola delle nostre province, è rappresentata dal livello del lago di Como, che nel giro di pochi giorni è sceso da +47,7 centimetri a +6 centimetri, perdendo quindi in media 2,7 centimetri al giorno, con un’ulteriore tendenza alla diminuzione: il deflusso attuale è pari a 169,6 metri cubi/secondo contro un afflusso di soli 109,7”.

Lo afferma Coldiretti Como Lecco, a fronte della perdurante assenza di piogge che ha interessato le province lariane, oltre che l’intera Lombardia: sono infatti tutti i principali laghi della regione ad aver sete, in uno scorcio di fine estate che non si ricordava così ‘asciutto’ da molto tempo.

In particolare, le alte temperature di settembre e le scarse precipitazioni hanno causato il crollo dei livelli dei bacini regionali, spiega un’analisi della Coldiretti Lombardia sugli ultimi quindici giorni. Le perdite di livello oscillano tra i 30 e i 40 centimetri.  Il lago Maggiore, ad esempio, è passato dai -10,7 centimetri registrati a fine agosto ai -34 centimetri di martedì mattina. Nello stesso periodo il lago d’Iseo, infine, è crollato da +19,7 centimetri a -1,6 centimetri.

I dati raccolti da Arpa Lombardia dall’inizio dell’autunno meteorologico confermano temperature superiori alla media per il periodo: nella prima decade di settembre, sulla pianura lombarda, contro le usuali massime tra i 26° e 29° centigradi, si sono raggiunti i 33°/34°C in almeno 3 giornate: una situazione paragonabile a quella del 1997, quando la prima decade di settembre fu contraddistinta da massime anche superiori a 33°/35°C per diversi giorni.

“I cambiamenti climatici stanno sempre più influenzando l’attività agricola – commentano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como-Lecco – con picchi di temperature alternati a episodi di maltempo sempre più violenti, come dimostrano le oltre 15 grandinate che abbiamo registrato in Lombardia dall’inizio dell’anno, molte delle quali hanno interessato direttamente i campi, i vigneti e i vivai delle province di Como e Lecco.
A livello nazionale, negli ultimi dieci anni, il conto del maltempo nelle campagne italiane ha raggiunto i 14 miliardi di euro. Le bizze del clima si fanno sentire anche in Italia con una temperatura media estiva superiore di 0,95 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento con una piovosità ridotta del 4% secondo le rilevazioni Isac Cnr.

Le città e le campagne sono divise in Italia tra temperature bollenti e violenti nubifragi che hanno provocato – conclude Coldiretti Como Lecco – sconvolgimenti ambientali e pesanti danni all’agricoltura, con sbalzi termici che nei mesi scorsi hanno provocato effetti disastrosi per le colture anche nelle due province lariane.