L’ex sindaco Mariani: “Festival cancellato? Sconfitta culturale”

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Riccardo Mariani, sindaco di Mandello dal 2005 al 2015, sul palco del "De Andrè" lo scorso anno in occasione della terza edizione del Festival jazz Controcorrente.
Riccardo Mariani, sindaco di Mandello dal 2005 al 2015, sul palco del “De Andrè” lo scorso anno in occasione della terza edizione del Festival jazz Controcorrente.

MANDELLO – Fino a maggio dello scorso anno sindaco di Mandello e ora assessore al Comune di Lecco, Riccardo Mariani non ha mai esitato a definire il Festival jazz “Controcorrente” andato in scena al “De Andrè” dal 2013 al 2015 uno dei fiori all’occhiello della sua Amministrazione.

La scelta dell’attuale sindaco, Riccardo Fasoli, e della sua giunta di non organizzare quest’anno l’evento non è naturalmente piaciuta  a Mariani.

“Ho atteso qualche giorno per riflettere – afferma l’ex sindaco – e ora posso dire che la cancellazione del “Controcorrente Jazz festival” di Mandello è innanzitutto una sconfitta culturale. Perché ci sarebbe stato tutto il tempo necessario (un anno) per capire cosa fare e come organizzare la quarta edizione, perché c’erano comunque tutte le condizioni per creare un nuovo gruppo di lavoro interno all’attuale Giunta e alla compagine amministrativa del Comune. E perché la ricerca di nuovi sponsor o la conferma dei precedenti, nell’ambito di una rassegna così prestigiosa e riconosciuta (anche fuori Lombardia e recensita da importanti riviste musicali), non era, anzi non è, certamente una missione impossibile”.

“Riconosco al sindaco Fasoli l’onestà di ammettere che si tratta di un grande progetto – aggiunge Mariani – ma forse è proprio questo il punto. È mancata alla sua Giunta e alla sua maggioranza la volontà politica di mantenere un evento culturale, artistico, largamente comunitario (migliaia di persone nelle tre edizioni) di questa portata. E spiace, davvero, che una Giunta e una maggioranza giovanili come le attuali (lo dico senza alcun intento sarcastico) non abbiano ingaggiato la sfida per rilanciare il progetto, magari anche modificandolo ove necessario. Mi sarebbe parsa anche comprensibile e legittima un’eventuale diversa impostazione e organizzazione. Ma non una resa, così poco motivata peraltro”.

L’ex sindaco di Mandello conclude: “Non è nemmeno tanto credibile che il Festival jazz possa magari essere riproposto il prossimo anno, come sembra sperare il sindaco. Queste rassegne resistono se vengono riproposte di anno in anno. Una volta abbandonate temo sia molto, molto difficile farle tornare in vita. Peccato, peccato”.