Lungolago chiuso: è scontro tra Comune e commercianti

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Il lungolago chiuso al traffico durante una manifestazione

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LECCO – Due weekend destinati ad alimentare il dibattito sugli eventi in centro le chiusure del lungolago: quello appena passato, con il Duathlon, e il prossimo con la Maratonina.

Manifestazioni sportive che costringono, per il loro svolgimento, a modificare la viabilità cittadina e creando disagi, allo stesso tempo animano il capoluogo, portando a Lecco atleti e spettatori: due punti di vista, il primo dei commercianti che hanno criticato le chiusure del lungolago, l’altro dell’amministrazione comunale che difende la scelta.

Marco Caterisano
Marco Caterisano – FIVA

“Davvero è inspiegabile questo accanimento contro chi lavora in centro città, in particolare contro bar e ristoranti che operano in prossimità del lungolago – attacca il presidente della Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano – Sapete che danno provocano queste chiusure tra gli operatori? Lo sanno quelli del Comune che alla domenica a Lecco c’è chi lavora? Sanno che cosa vuole dire pensare a una città turistica? Posso comprendere una chiusura per 1-2 ore in occasione dell’arrivo di una manifestazione. Ma isolare completamente il centro dalle 7 alle 14 o addirittura fino alle 18 è senza senso e senza logica. Se tutte le manifestazioni sportive devono svolgersi in centro, allora potrebbero chiudere direttamente il Bione e fare del lungolago il centro…sportivo di Lecco!”.

Polemiche eccessive secondo l’assessore alla viabilità del Comune di Lecco Corrado Valsecchi: “Intendo riaffermare senza indugi che tutte le occasioni che saranno giudicate di importante promozione sportiva, culturale o turistica per la città di Lecco verranno accolte positivamente per la chiusura temporanea delle aree interessate, lungolago e centro cittadino inclusi”.

L'assessore Corrado Valsecchi
L’assessore Corrado Valsecchi

I numeri parlano di circa 750 partecipanti, dei quali 250 sono stati i giovani concorrenti al Duathlon Kids del pomeriggio, accompagnati da allenatori e parenti, giudici federali, giornalisti di riviste nazionali specializzate, tecnici e volontari, per un indotto totale di ben circa 2500 unità provenienti da diverse regioni italiane, Sardegna e Sicilia comprese, giunti in città per una manifestazione di rilievo inserita nel circuito nazionale di specialità.

Abbiamo calcolato che il 65% degli accessi registrati ha raggiunto Lecco già a partire dalla giornata di sabato e ha pernottando, pasteggiato e visitato la città, salvando un fine settimana metereologicamente disastroso – rimarca il presidente di Spartacus Triathlon Lecco Renzo Straniero -. Sono pertanto sorpreso e dispiaciuto per delle polemiche che non comprendo, soprattutto in un momento nel quale il turismo va cercato e fattivamente costruito anche attraverso questa economia sportiva, che oggi rappresenta una delle poche realtà in crescita e può diventare un tratto distintivo del nostro territorio. Mi chiedo quale sia il sentimento di Confcommercio nei confronti di eventi come le maratone di NewYork, Venezia, Milano, Torino, Roma e Berlino e invito tutti a riflettere e collaborare, anche sfruttando le potenzialità che solo tali eventi sono in grado di offrire”.

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Dello stesso avviso è l’assessore allo sport del Comune di Lecco Stefano Gheza, nella foto accanto al presidente Straniero durante la presentazione degli eventi di queste due domeniche: “Duathlon, Triathlon e Maratonina città di Lecco sono competizioni di livello nazionale e internazionale e rappresentano delle vetrine eccezionali per la nostra città, nonchè appuntamenti da promuovere e incentivare. Il mio auspicio – prosegue l’assessore – è che attraverso una costruttiva collaborazione si riesca a valorizzare e sfruttare manifestazioni che in tutte le altre città del mondo vengono chiaramente riconosciute come irripetibili occasioni di promozione del territorio e anche delle proprie strutture commerciali”.

Risposte che hanno sollevato la reazione della Confcommercio: “Non entriamo nel merito di questa o quell’altra manifestazione, ma ribadiamo che gli amministratori dovrebbero avere ben presente come è fatta Lecco, come è sviluppata la rete viaria, come sono dislocate le aree di sosta – spiega direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva – Altrimenti ogni paragone con New York e Venezia risulta improprio se non ridicolo”.

Alberto Riva -Confcommercio
Alberto Riva -Confcommercio

E aggiunge: “Confcommercio Lecco non si è mai sottratta al confronto. In questi anni, oltre a sostenere moltissime manifestazioni sportive e iniziative culturali, abbiamo sempre messo sul tavolo idee e progetti. Noi ci siamo, anche perché siamo convinti che il territorio non debba avere timori reverenziali. Invitiamo gli assessorati al Commercio, allo Sport e alla Viabilità a valutare tra loro una soluzione, al fine di non continuare a penalizzare gli operatori del commercio e del turismo del centro di Lecco che si sentono abbandonati da un Comune che dovrebbe avere a cuore anche il loro interesse e non solo quello di chi organizza eventi sportivi. Come associazione siamo a fianco dei nostri commercianti per difenderli e tutelarli”.

Riva fa sapere che Confcommercio chiederà subito un incontro per ribadire la propria posizione e “per far comprendere al Comune, speriamo una volta per tutte, che cosa vuol dire veramente fare turismo”.