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LIERNA – La sua inaugurazione dovrebbe essere prossima, eppure il nuovo lungolago di Lierna continua a essere al centro del dibattito politico-amministrativo locale. E di polemiche.
A intervenire nuovamente sull’argomento sono i consiglieri di minoranza Simona Gazzinelli, Alice Bianchi e Nunzio Marcelli, che in una loro nota non esitano a parlare di “pasticcio alla liernese” e premettono: “I lavori di rifacimento di una parte della passeggiata a lago realizzata e dedicata anni fa allo scultore Castiglioni, pronti secondo alcuni prima delle elezioni del maggio 2014 ma consegnati alle imprese appaltatrici nel novembre dello stesso anno e da inaugurare (secondo altri) nel giugno 2015, sono stati dichiarati “ultimati” il 16 luglio scorso, ma alla data odierna mancano le luci, le panchine e il piccolo parco giochi per bambini è sparito”.
“Peccato che il 30 luglio – aggiungono gli esponenti di “Vivere Lierna” – a lavori ultimati ci dicano che in giugno, per gli scavi eseguiti, occorreva chiedere l’assistenza archeologica. Così la tanto attesa e più volte rinviata inaugurazione della prima “opera” interamente realizzata dall’Amministrazione Zotti-Zucchi non si è fatta a maggio 2014, non si è fatta a giugno 2015 ma si spera per fine agosto”.
Gazzinelli, Bianchi e Marcelli osservano: “Siamo ben lieti che l’opera sia giunta al termine e ci auguriamo che non vi siano altri problemi, ma purtroppo abbiamo assistito a troppe “stranezze e curiosità” per poterci dire soddisfatti. Innanzitutto i tempi decisamente lunghi. Per colpe non ben definite (e sempre di altri) si è assistito a tanti rinvii e al fermo dei lavori. Se per fare circa 120 metri ci sono voluti due anni, che tempistiche dovremmo attenderci per la riqualificazione di Piazza IV Novembre, definita già nel 2009 dall’allora sindaco Vito Zotti “buia, sporca e tenuta male” ma che ancora oggi è esattamente come sei anni fa, ossia sempre più buia, sporca, disordinata, caotica e tenuta male?”.
Sempre a giudizio dei consiglieri della lista civica di opposizione “non sono da sottovalutare la perdita di alcuni servizi turistici (scivolo e attracchi per le barche), la grande difficoltà di accesso alla rampa per i disabili (eccessiva pendenza), l’affidamento diretto a un progettista e varianti in corso d’opera, lavori nel pieno della stagione turistica”.
Per quanto riguarda infine i costi dell’opera gli esponenti di minoranza scrivono: “296.000 euro, ossia circa 2.500 euro al metro, sembra essere un importo considerevole con cui si sarebbero potuti effettuare interventi semplici e utili per tutti i cittadini: riparare le troppe buche e sistemare le luci nelle strade, investire risorse per la sicurezza dei cittadini e delle loro proprietà, costruire i chioschi “turistici” (promessi da 5 anni e con i soldi a disposizione da tempo), sistemare le rive e attivare servizi di per la sicurezza dei bagnanti. Inoltre eliminare le “acque scure” che spesso scaricano in Riva nera di Riva bianca, realizzare attività culturali e turistiche ma, eliminati gli schizzi d’acqua, con un po’ di estetica e dopo 6 anni il taglio del nastro per la prima “opera” si farà”.
