Maggianico: l’ex convento delle suore accoglie i migranti

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LECCO – Hanno salutato i Piani Resinelli, insieme al centro servizi della Comunità montana del Lario orientale che li ha ospitati durante l’estate, e mercoledì i 36 richiedenti asilo sono stati trasferiti nell’ex convento delle suore di Maggianico; con loro anche 18 migranti inizialmente accolti alla tendopoli del Bione.

Ad attendergli gli operatori della Fondazione Sacra Famiglia che nel lecchese si occupa della Rsa di Perledo e della Rsa Borsieri e che per la prima volta in provincia di Lecco si interfaccia all’emergenza profughi, in convenzione con la Comunità montana, mentre a Cesano Boscone e a Verbania ha già avviato altre esperienze di accoglienza ai migranti.

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Antonio Rizzi e gli operatori della Fondazione Sacra Famiglia

 

“Il nostro obiettivo è quello di attivare direttamente i nostri ospiti nel garantire il buon funzionamento della struttura – spiega Antonio Rizzi, referente lecchese della fondazione – quindi con gruppi di lavoro interni per effettuare le pulizie, apparecchiare e sparecchiare i tavoli, perché questa sarà casa loro per il tempo che saranno qui, per cui dovranno tenerla bene. Vorremmo poi attivare sinergie esterne con associazioni di volontariato e con la Caritas per poter fornire loro ulteriori servizi come l’insegnamento della lingua italiana”.

Intorno alle 17 è giunto a Maggianico il pullman con a bordo i 36 migranti che, con valigie e coperte alla mano, hanno fatto il loro ingresso nell’ex convento per essere registrati e prendere possesso delle loro camere; prima di loro i 18 migranti accolti al Bione: si tratta di giovani uomini provenienti dal Pakistan, dalla Nigeria, dal Bangladesh, dal Mali, dal Senegal e dal Gambia.

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La struttura, che fino allo scorso aprile accoglieva suore anziane trasferite successivamente verso case di cura e che oggi è in affitto fino al dicembre 2016 alla Fondazione, è dotata di 54 posti letto distribuiti in camere doppie con bagno, salone da pranzo, un locale ricreativo con televisore, lavanderia ed un’area esterna molto ampia e graziosa.

“I primi arrivati ci sono sembrati felicissimi – spiegano Tazfu e Fatima, due operatori della fondazione – soprattutto quelli che provenivano dal Bione”.

Nel frattempo, proprio al centro di prima accoglienza del Bione, sono iniziati i preparativi per trasferire i migranti dalle tende ai moduli abitativi, predisposti negli scorsi giorni nell’area degli Spettacoli Viaggianti.

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