Mandello, 5 cori al “Sacro Cuore” per la patrona Santa Cecilia (FOTO)

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Foto di gruppo per i cori che hanno accompagnato la celebrazione eucaristica a Mandello nella solennità di Cristo re.
Foto di gruppo per i cori che hanno accompagnato la celebrazione eucaristica a Mandello nella solennità di Cristo Re.

 

MANDELLO – Una celebrazione nella ricorrenza di Cristo re per accompagnare e dare solennità al rito eucaristico e al tempo stesso per onorare Santa Cecilia, patrona della musica.

Una serie di canti ben  eseguiti, prima della recita della preghiera del corista in cui viene chiesto a Dio, padre creatore dell’universo, di far sì che con il canto si possa esprimere “un po’ di quell’armonia sublime posta dal Signore in tutte le cose” e “che muove il cielo e la terra in quell’accordo mirabile che tutto abbraccia”.

“Metti nel mio cuore il canto nuovo che sgorga dal cuore del risorto – si afferma nel testo della preghiera – e fa’ che, animato dal tuo santo spirito, possa lodarti e farti lodare per la tua unica gloria, vivendo nel servizio liturgico l’anticipo della liturgia celeste”.

 

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Il coro di Lipomo, quello di Lierna, la corale di Somana e il coro “Voci nel tempo” di Cortenova, oltre alla Schola cantorum del “Sacro Cuore”, hanno rinnovato sabato 22 novembre a Mandello l’appuntamento con la solenne celebrazione in canto.

Un rito particolarmente sentito dai cori che vi partecipano, per l’occasione diretti dal maestro Massimo Gilardoni, organista della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore dove si è tenuta la solenne celebrazione, che ha anche voluto accomunare nel ricordo tutti i coristi scomparsi. I loro nomi sono stati elencati da don Pietro Mitta, che a inizio celebrazione aveva esortato a cantare a Dio “con tutta la nostra voce e con tutto il nostro cuore”.

 

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All’omelìa il parroco ha affermato che il canto “ci unisce alla Gerusalemme celeste”. “Allora è bello cantare e sentir cantare – ha aggiunto – quando ognuno di noi nel canto mette tutto se stesso”. E richiamando il senso della ricorrenza dell’ultima domenica dell’anno liturgico il sacerdote ha spiegato che “Cristo è re di amore e per questo ha donato se stesso”.

“Molte volte – ha aggiunto il sacerdote – desideriamo sentirci superiori agli altri, quando invece dovremmo costruire proprio con gli altri, ogni giorno, relazioni autentiche, con pazienza e costanza e senza accampare scuse. Sono molteplici i gesti di affetto che dovremmo compiere, che magari noi stessi sottovalutiamo e che invece sono di grande importanza, perché la fede non va costruita sulle parole ma sulla concretezza”.

Poi la celebrazione è proseguita, accompagnata da altri brani dei cinque cori fino al canto finale – il Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat – prima della foto di gruppo davanti all’altare.

DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DELLA CELEBRAZIONE AL “SACRO CUORE” DI MANDELLO IN ONORE DELLA PATRONA DELLA MUSICA SANTA CECILIA