Mandello, 6 ore in aula. Tornano le lunghe notti del consiglio comunale

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municipio_MandelloMANDELLO – Per una notte Mandello è tornato agli anni in cui le sedute di consiglio comunale si protraevano quasi regolarmente ben oltre la mezzanotte. La riunione consiliare di mercoledì 16 dicembre, iniziata alle 20, si è infatti conclusa pochi minuti prima delle 2 con il voto sul bilancio di previsione del 2016, approvato con il “sì” degli esponenti del “Paese di tutti” . Hanno invece votato contro i consiglieri di minoranza di “Casa Comune” e di “Mandello al centro”.

La seduta era invece iniziata con un minuto di raccoglimento, chiesto dai rappresentanti di “Casa Comune”, in ricordo di Luigi Conato, presidente fondatore del Soccorso degli alpini, scomparso lo scorso mese di novembre.

Le prime avvisaglie di una serata piuttosto movimentata si era avute già nel momento in cui il Consiglio era stato chiamato ad approvare la convenzione per la realizzazione e la gestione dei servizi bibliotecari nel territorio lecchese.

L’assessore alla Cultura, Luca Picariello, ha informato dell’avvenuto cambio dell’ente capofila (non più la Provincia ma, d’ora in avanti, il Comune di Lecco), “anche se – ha subito specificato – i contenuti della convenzione sostanzialmente non cambiano”.

A giudizio però di Francesco Silverij, unico esponente di “Mandello al centro” presente in aula mercoledì sera, “ancora una volta si è costretti a votare un regolamento che arriva in aula già blindato, dunque senza la possibilità di poter proporre alcun correttivo”.

“Ciò è svilente per il nostro consiglio comunale”, ha detto Silverij, che ha pure contestato la durata decennale della convenzione. A questo proposito Sergio Gatti, capogruppo del “Paese di tutti”, ha precisato che in sede di assemblea Mandello aveva in effetti proposto una durata quinquennale, trovando peraltro il sostegno di pochissimi altri comuni.

Al di là delle perplessità manifestate, in ogni caso, lo stesso Silverij a conclusione del dibattito ha votato a favore del provvedimento, così come i consiglieri di minoranza di “Casa Comune”, oltre naturalmente al “Paese di tutti”.

Le prime avvisaglie di quello che nel prosieguo della serata sarebbe stato un dibattito decisamente più animato si sono avute nel momento in cui il consiglio comunale è stato chiamato ad approvare il piano delle alienazioni di una serie di beni immobili comunali per l’anno 2016.

L’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Tagliaferri, ha spiegato che nel piano sono inserite la vendita del sottosuolo di fronte alla scuola primaria “Sandro Pertini”, con una piccola estensione su via don Carlo Gnocchi, per la realizzazione di una serie di box e la creazione del sagrato davanti alla chiesa parrocchiale del Sacro Cuore (“ma la viabilità non subirà alcuna modifica”, ha precisato l’assessore), l’autorimessa di Olcio per un valore di 30.000 euro e la vendita della galleria del Moregallo, per un importo di 350.000 euro.

“Sono curioso di capire cosa ne sarà proprio dalla galleria del Moregallo”, ha detto Silverij nel preannunciare il proprio voto favorevole al provvedimento, mentre Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”, ha rilevato che “nel piano sottoposto al consiglio comunale torna la vendita del sottosuolo in via don Gnocchi, ma su un’area più ampia e a un prezzo inferiore”. “Non ci sembra una grande idea – ha sottolineato – ma piuttosto una svendita, perciò ci asterremo”.