Mandello. A Villa Maggio l’arte del pittore Battocletti

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Il pittore Giovanni Battocletti accanto al dipinto raffigurante Gesù misericordioso.

 

MANDELLO – E’ originario di Venezia, dove è nato nel 1930 e dove ha trascorso gli anni della fanciullezza. Da quel momento in poi Giovanni Battocletti ha vissuto un po’ qua un po’ là in giro per l’Italia. Coltiva la passione per la pittura da quando è ragazzino ma è nei primi anni Sessanta che ha iniziato a dipingere con una certa costanza e a dimostrare di saper dare del tu a tele, tavolozze e pennelli.

Autoritratto di Giovanni Battocletti.

Per lui, che da sempre predilige la pittura a olio e che si definisce verista contemporaneo, è importante dipingere emozioni. E trasmetterle a chi osserva un suo quadro.

Ottimo ritrattista, con una particolare predilezione per i volti dei bambini, Battocletti ha frequentato in gioventù la scuola di cartellonismo e frequentato studi pubblicitari.

Per quasi un ventennio ha vissuto nel Bresciano e allestito mostre in varie città d’Italia. Ha esposto anche in alcune realtà del Centro Italia, dove a sua volta ha successivamente vissuto per qualche anno prima di fare ritorno sul finire degli anni Novanta in terra di Lombardia.

Di quegli anni è una tra le sue mostre più importanti, ma Giovanni Battocletti ricorda con grande soddisfazione anche quelle allestite a Varenna, sul Lago di Como, nel 2000 e pochi anni dopo nel Veronese, prima della grande crisi che avrebbe inevitabilmente investito anche il mondo dell’arte. E della pittura.

Il Lario e la sua terra tornano a dominare la scena artistica di Battocletti nel momento in cui il pittore lavora e realizza una serie di affreschi a Lierna.

Un altro dipinto del pittore di origini venete.

Non sono mai mancati, nella sua intensa quanto appassionata attività pittorica, i soggetti religiosi. Sul finire degli anni Ottanta fu autore del grande affresco a freddo (20 metri per 3, suddiviso in sette riquadri) in onore di San Pacifico a San Severino Marche, uno tra i centri colpiti dal terremoto del 2016 che ha sconvolto il Centro Italia. In quell’affresco Battocletti descrisse la predicazione dei francescani alla gente del contado, affrontando con maestria temi ad un tempo storici, spirituali e paesaggistici.

C’è anche chi ha detto che la sua è una pittura di amore cosmico e in ogni caso in lui, da alcuni anni a questa parte, a prevalere è il sentimento artistico metafisico.

La sua opera più recente è un importante dipinto a olio (150 x 120 le sue dimensioni) con il Gesù misericordioso (o della Divina misericordia), rappresentazione artistica delle visioni di santa Faustina Kowalska in cui Gesù è raffigurato con la mano destra alzata e due raggi che gli escono dal cuore – uno bianco e uno rosso – rappresentanti rispettivamente l’acqua e il sangue.

Il dipinto, che si inserisce alla perfezione nella cornice, a sua volta ideata e dipinta da Battocletti, ha trovato la sua collocazione ideale nella cappella della Casa di accoglienza “Famiglia dell’Ave Maria” a Villa Maggio di Mandello, struttura la cui conduzione è affidata a Lucia e Giuliano Pedroncelli.

Di recente il dipinto è stato benedetto dal parroco di Olcio, don Mario Tamola.