Mandello, al rogo il “ginèe”! Folla e tradizione rispettata

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MANDELLO – Il copione di ogni anno, con il festoso (e chiassoso) corteo per le strade del paese, prima dell’accensione del grande falò in Poncia, con grandi e piccoli a osservare attentamente il propagarsi delle fiamme, fino a raggiungere il fantoccio collocato in cima alla catasta.

Con il “ginèe”, proposto anche quest’anno dal Comune in collaborazione con l’Istituto comprensivo statale “Alessandro Volta” e il Gruppo comunale di protezione civile, Mandello si è congedato ieri sera da gennaio e – almeno nelle intenzioni – dai rigori invernali, pur nella consapevolezza che il percorso verso la primavera e la bella stagione potrebbe essere ancora piuttosto lungo.

Il frastuono delle latte, dei barattoli, delle pentole e persino dei coperchi trascinati lungo l’asfalto ha fatto come detto da annunciata anteprima al falò, con il corteo che – partito da piazza Sacro Cuore sotto la “regìa” di Lazzaro Poletti – ha raggiunto dapprima Palanzo e Molina, per poi portarsi verso via don Gnocchi, via Oliveti e via Risorgimento e, percorrendo via Manzoni, scendere in zona lago prima di giungere, una volta attraversate piazza Roma e piazza Italia, ai giardini pubblici e alla foce del Meria, dove i volontari della Protezione civile erano pronti per il grande rogo, salutato dalle grida festose dei bambini e sotto gli sguardi attenti e compiaciuti di numerosi adulti.

 

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI CLAUDIO BOTTAGISI, LE IMMAGINI DEL CORTEO E DEL ROGO DEL “GINEE” DI MANDELLO