Mandello. Caso Gilardoni, scontro minoranze-sindaco

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La locandina del film “Mezzogiorno di fuoco” postata dal sindaco Riccardo Fasoli sulla sua pagina Facebook e oggetto delle severe critiche delle minoranze consiliari.

MANDELLO – “Il sindaco di Mandello, evidentemente dimentico di ciò che la sua carica rappresenta, su Facebook si permette di scherzare sulla difficilissima situazione che una delle più importanti aziende di Mandello (la Gilardoni raggi X, ndr) sta affrontando”.

Inizia così il comunicato che ieri sera, prima che avesse inizio la seduta di consiglio comunale, gli esponenti dei due gruppi di minoranza “Casa Comune per Mandello democratica” e “Mandello del Lario al Centro” hanno distribuito a tutti i consiglieri comunali.

Oggetto della nota a firma Grazia Scurria, Michela Maggi, Luciano Benigni, Maria Lidia Invernizzi e Francesco Maria Silverij il post pubblicato dal sindaco Riccardo Fasoli sulla sua pagina Facebook nella mattinata di giovedì 29 settembre a poche ore dall’attesa sentenza del Tribunale di Milano sulla causa civile che vede contrapposti l’imprenditrice Cristina Gilardoni, titolare della Gilardoni raggi X, e il nipote in merito alla gestione dell’azienda radiologica.

Con un evidente richiamo all’udienza in questione, il primo cittadino aveva pubblicato la locandina del film western Mezzogiorno di fuoco, datato 1952, diretto da Fred Zinnemann con Gary Cooper e Grace Kelly.

Una scelta che non è piaciuta alle minoranze, che nel comunicato scrivono: “Riteniamo che questo atteggiamento scanzonato, per usare un eufemismo, sia del tutto inappropriato per il ruolo che Fasoli rappresenta. Lo riteniamo offensivo nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali, dell’azienda, dei cittadini di Mandello e del consiglio comunale che lui rappresenta in questo modo mortificante”.

“Il senso di responsabilità che non può mancare a un primo cittadino – concludono gli esponenti dei due schieramenti di opposizione – imporrebbe quantomeno scuse pubbliche per questo scivolone di cattivo gusto”.

A fine seduta consiliare non è mancata la risposta del sindaco. “Vedere questo comunicato e leggere quanto vi è scritto – ha detto Riccardo Fasoli – mi fa molto arrabbiare pensando a quanto io sia vicino ai lavoratori della Gilardoni e con quanta attenzione e sensibilità stia seguendo la delicata situazione dell’azienda mandellese”.

“Ho fatto incontri a ogni livello – ha aggiunto – ascoltato i lavoratori e le loro istanze, sentito i sindacati, incontrato la direzione aziendale e il prefetto, cosa che non aveva fatto chi ha ricoperto prima di me la carica di sindaco”.

“Se dunque c’è qualcuno che deve vergognarsi e scusarsi con i lavoratori – ha concluso Fasoli – non sono certamente io”.