Mandello. Corso gratuito antiaggressione dedicato alle donne

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Mandello_corso-antiaggressione_2015MANDELLO – Un corso antiaggressione che si rivolge alle donne di ogni età, tenuto da un istruttore qualificato e che si rifà al sistema di difesa israeliano denominato krav maga, che in ebraico moderno significa letteralmente “combattimento con contatto – combattimento a corta distanza”.

Completamente gratuito, si terrà a Mandello presso la palestra della scuola primaria “Sandro Pertini”.

L’iniziativa è dell’assessorato comunale alle Pari opportunità e il corso avrà inizio sabato prossimo, 17 ottobre.

“Si tratta di sette lezioni – spiega l’assessore Serenella Alippi – di cui sei con un istruttore qualificato e una lezione finale con la presenza dello psicologo, proprio per  completare un’iniziativa di sensibilizzazione e conoscenza delle metodiche da seguire in caso di aggressione nei confronti delle donne”.

Serenella Alippi, assessore allo Sport e alle pari opportunità.
Serenella Alippi, assessore allo Sport e alle pari opportunità.

“L’adesione all’iniziativa – aggiunge – non richiede alcuna preparazione fisica. Non si tratta infatti né di un corso di fitness e neppure di arti marziali. Il programma è stato infatti predisposto con l’intento di creare una mentalità anche combattiva, ma principalmente difensiva”.

La prima lezione, come detto, si terrà sabato 17 ottobre nella fascia oraria compresa tra le 19 e le 20.30. Anche tutte le successive lezioni si svolgeranno sempre al sabato, fino all’ultima del 28 novembre.

Istruttore sarà Mirko Sanna dell’associazione Defendo, costituita nel 2012 e i cui responsabili spiegano che “obiettivo primario è la prevenzione, evitare quindi le aggressioni studiando il rischio a dando consigli su come comportarsi nelle varie situazioni di pericolo”.

“Quando peraltro la prevenzione non basta – aggiungono – occorre anche essere preparati per poter reagire adeguatamente a situazioni complicate come lo scontro tattico, statico e dinamico, fino all’uso di armi improprie quali possono essere l’ombrello, la borsetta o addirittura le chiavi”.