Mandello e il tema dei migranti: arriva don Virginio Colmegna

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Da sx. don Andrea e sindaco MarianiMANDELLO – Comune di Mandello e Parrocchie insieme in una sorta di inedita alleanza istituzionale per affrontare il fenomeno dei migranti e dell’integrazione nel segno dei diritti umani. E per un momento di riflessione su un tema particolarmente importante e di stretta attualità anche in una realtà qual è appunto quella mandellese, dove gli stranieri residenti sono oggi 510 (ossia il 4,87% sul totale della popolazione), in prevalenza provenienti da Albania (58), Romania (57) e Marocco (54), seguiti da Turchia, Egitto, Polonia, Ucraina, Ecuador, Senegal e Bolivia.

Di migranti e di un fenomeno che, oltre a rappresentare in taluni casi e in determinate situazioni una vera e propria emergenza umanitaria, segna di fatto un cambiamento epocale si parlerà nell’incontro-dibattito organizzato appunto congiuntamente dal Comune e dalle Parrocchie di Mandello per venerdì 28 febbraio al cinema teatro “De Andrè”, con inizio alle ore 20.45.

Relatori saranno don Virginio Colmegna, presidente della “Fondazione Casa della carità” e già direttore della Caritas Ambrosiana di Milano, e Valentina Brinis, sociologa, coautrice con Luigi Manconi del libro “Accogliamoli tutti”. A moderare il dibattito sarà Chiara Zappa, giornalista mandellese.

Da sx. don Andrea, sindaco e assessore MaggiL’incontro è stato presentato venerdì 14 febbraio nella sala giunta del palazzo municipale, presenti il sindaco Riccardo Mariani, l’assessore ai Servizi sociali e alle politiche giovanili Michela Maggi e don Andrea Del Giorgio, dal 2010 vicario della parrocchia “Sacro Cuore”.

Il primo cittadino ha innanzitutto ricordato come l’idea di una simile iniziativa sia nata l’estate scorsa nel momento in cui si avvertiva sempre più l’esigenza di aprire un confronto e un dialogo, in paese e in generale sul territorio, su una sfida che “tutti noi siamo chiamati ad affrontare e che, insieme, possiamo vincere”.

“Aprire le porte ai migranti ha ricadute positive – ha detto Riccardo Mariani in sede di conferenza stampa – come del resto si afferma proprio nel libro di Valentina Brinis, laddove si dimostra che le politiche dei respingimenti e della repressione sono contrarie alle esigenze dell’economia e della nostra stessa società”. “Riconoscere diritti e dare occasioni di inserimento agli immigrati – ha aggiunto il sindaco – è invece la scelta più opportuna per la sicurezza collettiva, per risolvere drammatici problemi demografici e per favorire il rilancio di determinati nostri settori produttivi”.

Sull’esigenza di aprire un dialogo costruttivo sul tema dei migranti e sulla validità dell’iniziativa in questione si è quindi soffermato don Andrea. Il don colmegnavicario del “Sacro Cuore” ha detto che l’appuntamento del 28 febbraio traccia un solco importante in questa direzione e sottolineato che “ci si deve interessare all’essere umano in quanto tale e indipendentemente dal suo sangue, concetto antico per i cristiani”.

“La parola uomo ci deve bastare – ha aggiunto il sacerdote – pur nella consapevolezza che costruire una comunità dove tutti possano convivere è complesso”.

“I processi migratori vanno governati e non subìti – ha detto dal canto suo l’assessore Michela Maggi – e la sfida è anche a livello educativo. Mandello non da oggi sta cercando di fare la propria parte anche attraverso l’organizzazione in frazione Rongio di un corso di italiano per donne straniere. Alcune di loro sono analfabete nella loro lingua di origine e in questi anni, anche con attività collaterali e la partecipazione a momenti di relazione e attraverso il contatto con tante persone del paese, quelle stesse donne hanno mosso significativi passi sulla strada dell’integrazione”.

Il sindaco Mariani ha quindi annunciato che in tema di diritti civili il prossimo 17 marzo – in occasione della Giornata nazionale della Costituzione, dell’inno e della bandiera – il Comune di Mandello conferirà le prime cittadinanze civiche “ius soli” a una trentina di stranieri nati in Italia, residenti in paese e che frequentano, o hanno frequentato, la scuola dell’obbligo.