Mandello e l’incendio in San Lorenzo, già una raccolta di fondi

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MANDELLO – Sono passate poche ore dall’incendio che nella serata di sabato ha parzialmente avvolto l’arcipretale di San Lorenzo e Mandello si mobilita già per recuperare la chiesa e riportarla nel più breve tempo possibile all’antico splendore.

La seconda giornata in compagnia dei mattoncini più famosi al mondo che da ieri anima la piazza antistante il municipio, in centro paese, oggi sarà infatti dedicata proprio alla prima raccolta di fondi finalizzata appunto al ripristino dell’edificio religioso.

Incendio_chiesa_San-Lorenzo_Mandello (15)L’iniziativa parte dagli stessi organizzatori dell’evento, la cartogiocheria “Bunny’s J”, che nella serata di ieri hanno concordato le modalità della raccolta con l’amministrazione comunale.

“E’ un gesto bellissimo – commenta il sindaco, Riccardo Fasoli, in questi giorni negli Stati Uniti – che testimonia il legame forte di Mandello e dei mandellesi con la loro stupenda chiesa arcipretale”.

“Quando accaduto lascia attoniti – aggiunge il primo cittadino – e fa tornare con il pensiero molti miei concittadini a quei giorni dell’aprile 1997 quando a bruciare fu il santuario di Santa Maria, fortunatamente anche in quell’occasione parzialmente risparmiato dalle fiamme. Ma adesso siamo tutti vicini a don Donato e alla nostra comunità di San Lorenzo”.

Resta ora da fare la conta dei danni e si deve capire per quanto la chiesa arcipretale rimarrà forzatamente impraticabile.

Nella notte il vicesindaco Serenella Alippi, sul posto fin dalle 20 unitamente ai colleghi di giunta e ad altri pubblici amministratori, ha confermato la notizia secondo cui il fuoco è partito da un quadro elettrico.

La sacrestia non avrebbe subìto danni, se non in un angolo per l’acqua infiltrata, mentre il locale che custodiva i quadri elettrici è andato completamente distrutto. Anche l’organo Serassi sarebbe salvo. Naturalmente confermata l’inagibilità dell’edificio.

Oggi, intanto, domenica di Pentecoste, la messa festiva delle 11 verrà celebrata alla stessa ora nel santuario della Beata Vergine del Fiume.

L’edificio attuale del XVII secolo è sorto in sostituzione del tempio precedente a tre navate. Di chiara impronta romanica è il campanile del XII secolo a fianco della facciata, decorato da archetti pensili e da due piani di bifore. La decorazione interna della chiesa risale al XVII secolo e segue il gusto decorativo barocco, in quanto presenta stucchi e grandi quadri.

Da segnalare il prezioso ciborio intagliato, l’organo Serassi scolpito e dorato e l’altare a baldacchino in legno policromo.