Mandello esce dal Comitato per la pace e la cooperazione. Ed è polemica

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Comitato-lecchese_cooperazione-popoliMANDELLO – Ha fatto discutere, lunedì 27 luglio in consiglio comunale a Mandello, la decisione della giunta di recedere dalla convenzione per l’istituzione e la gestione associata del Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli.

“Il nostro Comune è in questo Comitato dal 2010 – ha spiegato Luca Picariello, assessore ai Servizi sociali, alla cultura e alle politiche giovanili e lavorative – con una quota annuale di 2.500 euro, cifra che d’ora in avanti, considerati anche i maggiori costi che siamo chiamati a sostenere per i servizi sociali, potrà essere utilizzata per aiutare persone in difficoltà”.

“L’assessore sta smentendo se stesso – ha detto il consigliere di “Mandello al centro” Francesco Silverij – perché nel bilancio del 2015 (il preventivo è stato discusso e approvato nel corso della stessa seduta consiliare, ndr) si conferma l’adesione del Comune di Mandello a quello stesso Comitato, precisando altresì che si intende continuare a sostenere il programma di cooperazione internazionale”.

“La richiesta del Comune di Mandello di uscire dal Comitato sarà effettiva dal 2016 – ha precisato il sindaco, Riccardo Fasoli – e sicuramente non pagheremo la quota di adesione a partire dal 2107. Ecco perché nel bilancio di quest’anno si parla ancora di adesione del nostro comune al Comitato stesso”.

Decisamente critico il giudizio di Michela Maggi di “Casa Comune”. “Così andate contro apertamente alla promozione di una cultura di pace e solidarietà internazionale – ha detto l’ex assessore rivolgendosi direttamente al sindaco e alla giunta – e questo è un grave errore, tanto più che i 2.500 euro della quota annuale non pesano più di tanto sulle casse del Comune di Mandello ma invece, uniti alle quote degli altri Comuni, fanno sì che il Comitato possa disporre per i propri progetti di una somma complessiva di 38.000 euro”.

“La vostra – ha concluso Michela Maggi – è dunque soltanto avarizia, economica e mentale”.

“Non mettiamo in discussione la bontà delle finalità del progetto – ha risposto l’assessore Picariello – ma riteniamo sia assurdo, in un momento in cui ci troviamo a dover sostenere più spese per i servizi sociali, non utilizzare anche somme non particolarmente rilevanti per le persone di Mandello che sono in difficoltà”.

“Mi meraviglia che la giunta appena insediata abbia trovato il tempo per portare in Consiglio una delibera di questo genere, ha affermato Maria Lidia Invernizzi, capogruppo di “Mandello al centro”, che ha aggiunto: “I problemi di Mandello sono altri e inoltre in una fase qual è l’attuale riteniamo che mantenere l’adesione a questo Comitato fosse opportuno”.

“Gli stessi obiettivi possono essere perseguiti e portati avanti con altri metodi e con altre opportunità – ha replicato il sindaco Fasoli – Noi non crediamo in questo specifico progetto e ne vogliamo altri”.

“Così Mandello si isola da tutto il mondo che c’è intorno”, ha osservato Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune”. E Michela Maggi ha ribadito: “Voi avete semplicemente scelto di non fare cooperazione”.

Posto in votazione, il provvedimento è stato approvato con il sì del “Paese di tutti”, il voto contrario di “Casa Comune” e l’astensione di “Mandello al centro”.