Mandello: le Harley Davidson fanno tappa nella terra della Guzzi

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MANDELLO – Pacifica quanto festante e colorata “invasione” di Harley Davidson e di oltre 130 appassionati in sella alle “due ruote” della mitica casa motociclistica statunitense domenica 6 aprile a Mandello.

A distanza di sole tre settimane dai festeggiamenti organizzati per i 93 anni della Moto Guzzi, la “città dei motori” ha tenuto fede alla propria tradizione accogliendo i centauri chiamati a raccolta dal “Como Chapter Italy”, che ha sede appunto nel capoluogo lariano e che quest’anno celebra il ventennale di fondazione essendo stato costituito nel 1994.

Per l’occasione, quella che di fatto è stata la prima uscita stagionale del club è coincisa con l’organizzazione del giro del Lario e dei laghi briantei. Nel loro tragitto i centauri – partiti intorno alle 8.30 da Como – hanno dapprima toccato Canzo, il lago del Segrino, Pusiano e Lecco, per poi imboccare la Statale 36 e raggiungere Mandello, dov’era stata programmata la sosta sull’ampio piazzale della stazione di servizio Eni, lungo la Provinciale 72, gestita da Massimo Riva, a sua volta grande appassionato di motociclette, affiancato dalla moglie Lella.

Originario di Oggiono e attualmente residente a Ello, Riva disputa gare di enduro e proprio pochi giorni fa si è brillantemente distinto nella categoria Vintage in una competizione svoltasi in terra ligure.

Ad accogliere i centauri delle Harley, guidati dal director del “Como Chapter Italy” Alessandro Pio, oltre appunto ai gestori dell’impianto anche una Guzzi storica, ossia l’“8 cilindri” della Casa mandellese, in bella mostra sul piazzale grazie alla disponibilità di Giuseppe Todero.

Massimo Riva e la moglie Lella in posa davanti all'"8 clindri" della Guzzi
Massimo Riva e la moglie Lella in posa davanti all'”8 clindri” della Guzzi

L’“8 cilindri” non era peraltro l’unica Guzzi in mezzo a tante Harley. Appena prima dell’arrivo dei centauri provenienti da Como, sul piazzale della stazione di servizio mandellese aveva infatti sostato anche un bell’esemplare di Lodola Sport della seconda metà degli anni Cinquanta di proprietà di un collezionista tedesco di Colonia.

Ma dopo l’arrivo delle Harley il palcoscenico è stato tutto per loro. Oltre che da Como e dall’Erbese, i centauri provenivano da Milano, Monza, Varese, Brescia e Alba e – una volta lasciata Mandello, in questo scorcio di stagione più che mai “città dei motori” – si sono diretti verso Varenna, per poi salire a Esino Lario, scollinare al Passo Agueglio e quindi portarsi in Valsassina, prima di ridiscendere a Lecco e raggiungere Galbiate e Oggiono, dov’era fissato il pranzo.

A fare da ideale cornice alla piacevole escursione in sella alle “due ruote” una splendida giornata primaverile.