Le Iene tornano da Manara: “Max, uomo fuori dal comune”

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MANDELLO – Chi aveva seguito le “Iene” nella puntata dello scorso 10 aprile aveva lasciato Max Manara a pochi giorni dall’intervento chirurgico che avrebbe potuto cambiargli la vita.

Affetto dall’età di 17 anni dal Parkinson giovanile, malattia neurodegenerativa a evoluzione lenta ma progressiva, il quarantacinquenne mandellese, pescatore di professione, era stato protagonista di un lungo servizio mandato in onda appunto dalle Iene. Vi si raccontavano la sua storia, la sua vita, la sua malattia, le sue sofferenze. Ma anche la sua voglia di vivere, nonostante tutto. E si spiegava che per lui si apriva ora una nuova speranza, rappresentata da un intervento chirurgico.

A parlarne erano stati, nel servizio trasmesso da Italia Uno, il professor Angelo Franzini e il dottor Francesco Dimeco, primario e direttore del dipartimento di Neurochirurgia III dell’Istituto “Carlo Besta” di Milano. “E’ un’operazione complessa ma comunque a basso rischio – avevano spiegato – Consiste nell’introdurre piccoli fili all’interno delle strutture cerebrali e collegarli a dei pacemaker come quelli che si usano per il cuore. La corrente elettrica interagisce con questi circuiti cerebrali e la malattia ne trae un enorme beneficio”.

“Non vedo l’ora e non ho paura. Va bene sicuro – aveva detto Max – perché la vita è degna di essere vissuta, in ogni caso. Nel bene e nel male”.

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Di lì a qualche giorno Manara era stato sottoposto a intervento chirurgico e le Iene avevano seguito il decorso post operatorio del pescatore mandellese, raccontandolo nel nuovo servizio trasmesso ieri sera su Italia Uno.

“Adesso la vita è ancora più bella”, il significativo titolo del servizio, durante il quale sono state spiegate anche tecnicamente le modalità dell’intervento con le testimonianze del neurochirurgo dottor Alessandro Perin, direttore scientifico del “Besta NeuroSim Center”, e del professor Angelo Franzini.

“L’intervento è andato bene e il paziente ha collaborato – ha spiegato proprio Franzini – e tutto fa sperare che Manara possa trarne un beneficio duraturo che gli cambierà la vita”.

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“Non siamo di fronte a un miracolo – ha aggiunto – e prima di arrivare a una fase stabile dovranno passare magari sei mesi, o forse un anno, anche perché il Parkinson si cura soltanto con i farmaci, ma in ogni caso l’intervento chirurgico ne modifica sensibilmente i sintomi”.

Significative le testimonianze di Max raccolte da Matteo Viviani fuori dalla sala operatoria e nei giorni successivi all’intervento, prima del suo rientro a Mandello con in auto le note del brano di Renato Zero Nei giardini che nessuno sa, la sua canzone preferita.

“Quando ti alzi in piedi e non fai fatica a partire ti senti un’altra persona”, ha detto il pescatore mandellese, al quale al ritorno in riva al “suo” lago è stato mostrato il salpareti elettrico acquistato con i fondi raccolti dal “popolo delle Iene”.

Poi la frase con cui si è chiuso il servizio televisivo: “Abbiamo la consapevolezza di aver conosciuto un uomo fuori dal comune”.

DI SEGUITO, IL LINK PER VEDERE IL SERVIZIO DELLE “IENE” TRASMESSO DOMENICA 24 APRILE SU ITALIA UNO

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2016/04/24/viviani-adesso-la-vita-e-ancora-piu-bella_10326.shtml

 

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