Mandello, niente più corso di italiano per stranieri. Minoranze all’attacco

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L'edificio che accoglie lascuola primaria "Sandro Pertini" di Mandello.

 

L'edificio che accoglie lascuola primaria "Sandro Pertini" di Mandello.
L’edificio che accoglie la scuola primaria “Sandro Pertini” di Mandello.

 

 

MANDELLO – Sfiora il milione 100mila euro l’ammontare del piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2015-2016 approvato lunedì 27 luglio dal consiglio comunale di Mandello.

 

“Rilevante – ha premesso il sindaco, Riccardo Fasoli – è in particolare il contributo destinato alle scuole dell’infanzia, così come il costo dell’appalto del servizio per gli alunni che richiedono un sostegno “ad personam”. Per quanto riguarda poi le opere di manutenzione degli edifici scolastici, daremo corso alla seconda fase dell’impermeabilizzazione della “Sandro Pertini” e all’intervento sulla copertura della palestra dello stesso edificio”.

 

“Abbiamo invece deciso di non più farci carico dell’organizzazione dei corsi di informatica, di lingua inglese e di italiano per stranieri – ha aggiunto il primo cittadino – che avevano evidenziato problematiche gestionali e che valuteremo se riproporre eventualmente nei prossimi anni”.

 

“Tagliare in toto l’educazione degli adulti è sbagliato – ha detto Michela Maggi di “Casa Comune” – ed è grave in particolare avere eliminato il progetto di insegnamento della lingua italiana agli stranieri, che tra l’altro non comportava alcun esborso per le casse comunali”.

 

Maria Lidia Invernizzi, capogruppo di “Mandello al centro”, ha definito a sua volta “frettolosa” la decisione di “tagliare” il corso di italiano.”Magari non funzionava benissimo – ha precisato – ma lo si poteva migliorare senza interrompere un cammino già avviato”.

 

“Cultura e istruzione non hanno età – ha affermato Luciano Benigni (“Casa Comune”) – e sono opportunità fondamentali che una pubblica amministrazione può offrire ai cittadini”. “Ci viene detto che a proporre i corsi potrà essere la Pro loco – ha aggiunto l’ex assessore – ma è sbagliato pensare che questa associazione possa sostituirsi al Comune, anche perché compito di una Pro loco è fondamentalmente quello di promuovere il territorio e non di dispensare cultura”.

 

“L’Amministrazione precedente – ha detto dal canto suo Grazia Scurria, capogruppo di “Casa Comune” – aveva ritenuto di dare un’offerta formativa agli adulti a un costo assolutamente abbordabile e a nostro avviso è sbagliato abolire in particolare il corso di italiano per adulti, fondamentale per far conoscere agli stranieri non soltanto la nostra lingua ma altresì la nostra cultura”.

 

“Torno a dire che la gestione di quel corso si era rivelata difficile – ha replicato il sindaco Fasoli – e pertanto valuteremo se riproporlo l’anno prossimo in un modo più adeguato e preparandolo meglio di quanto non sia stato fatto lo scorso anno”.

 

Al termine del dibattito il piano per il diritto allo studio è stato posto in votazione e approvato con il “sì” del “Paese di tutti” e l’astensione sia di “Casa Comune” sia di “Mandello al centro”.