Mandello, nuova “casa” per la vela. “E’ moderna e innovativa”

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Da sinistra, l’assessore regionale allo Sport Antonio Rossi, Ennio Abate, Simonetta Martini e Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.

 

MANDELLO – Nel sito Internet della Lega navale di Mandello si legge che la storia della sezione iniziò una sera d’inverno del 1965 a casa di Riccardo Zelioli. Con lui c’erano Costanzo Carcano, detto “l’ammiraglio”, Antonio Pini e l’ingegner Albrizzi. “Ad accomunarci – ricordava anni fa lo stesso professor Zelioli – c’erano il grande amore per la vela e il desiderio di riunire i club del ramo lecchese che non riuscivano ad accordarsi per ottenere la costituzione di una sezione”.

Era l’inizio di una grande avventura, che sempre Zelioli spiegava così: “Le ottime relazioni che intrattenevo con la presidenza nazionale mi consentirono di accelerare i tempi. Nel giro di un paio di mesi ottenni infatti la nomina per la delegazione di Mandello”.

A quel punto, però, il problema era quello di trovare 100 soci, numero minimo richiesto per costituire una sezione della Lega navale italiana. E Riccardo Zelioli aggirò l’ostacolo brillantemente: molte tessere, quaranta per la precisione, furono regalate ad amici e conoscenti e in breve tempo si raggiunse il numero richiesto.

Lega-navale_inaugurazione-sede_Mandello_2016 (1)Passarono pochi mesi e il 1° maggio 1966 si svolse, in un clima di grande entusiasmo, la prima assemblea generale della neocostituita sezione di Mandello della Lni. “C’erano centinaia di persone, tutte accalcate nel salone del Continental a Mandello”, ricordava Zelioli.

A tirare le fila erano Costanzo Carcano e Stefania Moneta. “Erano perfettamente complementari – spiegava – Lui era la mente creativa, lei quella pragmatica e organizzativa. Vivevano per la vela e per la sezione. Lei era straordinaria. Amica degli ammiragli di Roma, non arretrava di fronte a nessuno. Espertissima, ha fatto il giudice di regata per anni. I due erano inseparabili e sono state le colonne portanti della Lni di Mandello”.

Cinquant’anni dopo la Lega navale mandellese ha una nuova sede. E’ stata inaugurata giovedì 2 giugno a Pramagno, presenti le autorità civili e militari del paese, l’assessore regionale allo Sport e alle politiche per i giovani Antonio Rossi, il delegato regionale per il Triveneto e la Lombardia della Lega navale italiana, Ennio Abate, e Fabio Mazzoni, presidente del Comitato XV Zona (Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta) della Federazione italiana vela.

A far gli onori di casa Simonetta Martini, dal 2013 presidente della sezione di Mandello della Lni. E’ stata lei a sottolineare come per i soci “la sede della Lega navale sia un po’ la loro seconda casa”. “Abbiamo però voluto trovare spazi anche per altre iniziative – ha aggiunto – e far sì che questa stessa sede rinnovata possa diventare un riferimento importante per tanti giovani e non solo”.

“Abbiamo iniziato a metterci mano soltanto otto mesi fa – ha spiegato sempre Simonetta Martini – e infatti i lavori erano iniziati lo scorso ottobre. Adesso però il risultato è sotto gli occhi di tutti e ne siamo orgogliosi”.

Il presidente ha quindi ringraziato i componenti del consiglio direttivo, a iniziare dal vicepresidente Andrea Pomi e dal segretario Andrea Venini. Ha poi avuto espressioni riconoscenti per l’architetto Pericle Venini (“è stato audace e infatti ha voluto una struttura moderna e innovativa”) e accomunato nel ringraziamento il presidente della Polisportiva Mandello, Ugo Dell’Era, e il fotografo Carlo Borlenghi, autore degli scatti che danno un tocco artistico, oltre che originale, alle pareti della sede.

“Avete sopportato in questi mesi qualche disagio – ha detto Simonetta Martini rivolgendosi sempre ai soci – ma ne è valsa la pena. Adesso tocca a voi frequentare e animare la nuova sede”.

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Il sindaco, Riccardo Fasoli, ha sottolineato la volontà del presidente e dell’intero consiglio della Lni di “aprire” la sede della sezione per trasformarla in un luogo di aggregazione, mentre l’assessore regionale Antonio Rossi ha elogiato l’avvenuta trasformazione della “casa” della vela mandellese. “Non mi aspettavo di trovarla così bella – ha detto – e sono certo che questi spazi si riveleranno utili per far crescere i ragazzi”.

Nel suo indirizzo di saluto Ennio Abate ha evidenziato il ruolo svolto dalla Lni a favore dei giovani, per la promozione sociale e per la tutela dell’ambiente. “E in questa vostra bella sede – ha specificato il delegato regionale per il Triveneto e la Lombardia – la comunità cittadina si ritroverà come fosse a casa propria”.

Un applauso e una calorosa stretta di mano a Lorenzo Piva, socio anziano della sezione, dopodiché Domenico “Nico” Ciavatta ha presentato il libro 1966-2016, 50 anni di Lni Mandello in cui è racchiusa la storia della vela mandellese e degli uomini che hanno scritto i capitoli più significativi di un cammino lungo mezzo secolo.

L’ultimo a prendere la parola è stato Fabio Mazzoni. Il presidente della XV Zona della Fiv ha elogiato a sua volta l’attività della sezione, “esemplare – ha detto – in particolare per lo sviluppo dell’attività giovanile”.

DI SEGUITO, NEL SERVIZIO FOTOGRAFICO DI CLAUDIO BOTTAGISI, LE IMMAGINI DELLA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELLA LEGA NAVALE DI MANDELLO