Mandello. Silverij: “I toni del sindaco rasentano l’intimidazione”

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Francesco Maria Silverij, consigliere comunale di “Mandello al Centro”.

MANDELLO – Prima il lungo e acceso dibattito in aula consiliare che ha preceduto l’approvazione del consuntivo 2016, poi l’intervento del sindaco Riccardo Fasoli. Ora a prendere posizione è Francesco Silverij, consigliere comunale di “Mandello al Centro”, con la nota che di seguito pubblichiamo:

“In relazione agli interventi fatti in consiglio comunale circa l’attività dei singoli assessorati, riassunte nel bilancio consuntivo 2016 appena approvato, il sindaco Riccardo Fasoli ci conferma, ancora una volta, di avere aderito al partito del “pensiero unico”.

Evidentemente indispettito dalle critiche che legittimamente le opposizioni avanzano, ma anche questo è il loro ruolo, rintuzza con toni che rasentano l’intimidazione ogni opinione diversa da quella dalla sua maggioranza, quindi non gradita, un impegno gravoso si intenda, poiché nel silenzio assordante di qualche suo assessore tocca costantemente a lui, e con dovizia di mezzi, parlare dei fatti.

Parlare, appunto, perché di fatti, trascorsi già due anni, ne abbiamo visti pochi. C’è aperto un gran cantiere di “faremo” e di “stiamo pensando”. Fateci sapere, se non disturbiamo troppo, anche cosa.

I consiglieri che intendano esercitare la loro prerogativa di rappresentanza sono ridotti a “origliare”. La conferenza dei capigruppo non è più una sede di confronto ma di sola comunicazione e alcune idee che l’Amministrazione Fasoli avrebbe in mente bisogna “rubarle” ai muri del Palazzo, come quella della realizzazione di un certo monumento da realizzare e di cui evidentemente solo pochi eletti sanno. O no, signor sindaco?

E già che ci siamo, visto che il suo tirocinio dovrebbe da tempo essere finito, ricordo al sindaco che nelle manifestazioni, tutte, quando c’è o sfila il gonfalone si invitano tutti i consiglieri comunali a essere presenti. Sarebbe poi bene che lo stesso, come in occasione della sfilata dell’Ana di sabato 29 aprile, fosse portato, come sempre è stato, da un vigile della polizia locale o dal messo comunale e non dal capogruppo della sua maggioranza, nascosto sotto una penna da alpino.

Prima di “bacchettare” gli altri, recuperi il rispetto per i consiglieri, ne guadagnerà in credibilità”.

Francesco Maria Silverij – “Mandello del Lario al Centro”