Mangioni, mamme in protesta: “Il punto nascite non si tocca”

LECCO – Lo avevano annunciato e nonostante la pioggia, caduta fitta in mattinata, si sono presentate sotto la clinica Mangioni per protestare contro la chiusura del punto nascite: circa una quarantina di mamme domenica pomeriggio si sono radunate, sfidando il maltempo, per non dire “addio” allo storico reparto.

Una chiusura decisa in sede regionale poiché l’accordo Stato Regione 2010 prevede lo stop di tutti quei punti nascita che vedono meno di 500 parti all’anno; trovandosi poco al di sotto di questa soglia, la clinica Mangioni rientra nella manovra e, quindi, dovrà rinunciare al reparto di maternità.

“Io sono nato qui” la scritta che è stata portata sul petto da molte delle manifestanti e che lascia intendere il profondo legame tra la clinica e la città. La mobilitazione è nata a inizio ottobre, saputa la notizia della chiusura, e si è diffusa attraverso i social network superando le 500 adesioni all’apposita pagina Facebook e oltre mille per la raccolta firme on line.

Diversi i cartelli mostrati dalle agguerritissime mamme per elogiare il personale del reparto, una decina di professionisti per i quali si potrebbe presto avviare la procedura di mobilità, e per criticare il metodo che motiva la chiusura del reparto. D’altronde anche la direzione della mangioni, in una lettera, aveva forte sottolineato “l’assenza di un preventivo confronto con l’assessorato regionale” e di una decisione presa sulla base di criterio “numerico” tralasciando gli aspetti qualitativi dei “servizi erogati alla mamma e al nascituro”.

Una speranza per i dipendenti potrebbe giungere dall’ASL che nelle scorse settimane avrebbe annunciato ai sindacati l’intenzione di farsi carico di una progettualità che potesse coinvolgere gli operatori interessati alla chiusura del reparto ma, come denunciato dai rappresentanti dei lavoratori, questo progetto non sarebbe stato ancora reso noto.

I dipendenti, da parte loro, hanno ringraziato le mamme in presidio esponendo a loro volta degli striscioni dalle finestre della clinica: “Grazie per la stima e l’affetto dimostrato. Dopo 63 anni la nostra cicogna  non è  stanca”.