Meno rapine in banca nel lecchese, rinnovato il protocollo di sicurezza

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Riuniti allo stesso tavolo Prefettura, Guardia di Finanza, Carabinieri, Questura, Abi e Istituti di Credito

 

LECCO – “Le rapine in banca nel lecchese oggi si possono contare sulle dita di una sola mano”. Il prefetto Liliana Baccari lo dice con soddisfazione intervenendo in Camera di Commercio, per la firma del Protocollo di Intesa per la prevenzione della criminalità in banca, sottoscritto nel 2009 e rinnovato ogni due anni. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti degli istituti di credito del territorio, l’ABI e i vertici di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza.

I dati degli ultimi anni riferiscono infatti di un calo dei già esigui episodio ai danni degli istituti di credito della provincia di Lecco: tre nel 2014, una rapina nel 2015 e una nel 2016, nessuna di queste avvenuta a Lecco città. Diminuiscono anche le rapine in genere, passate da 91 a 61 tra il 2015 e lo scorso anno, in tutto il territorio provinciale.

“Sicuramente il procollo ha avuto effetti positivi – ha proseguito il prefetto – il trend locale segue quello nazionale che ha visto man mano ridursi l’accadere di questi gravi reati”.

Il prefetto Lilliana Baccari insieme al vice prefetto Stefano Simeone e il capo di Gabinetto Marcella Nicoletti

 

L’intesa rinnovata prevede una maggiore collaborazione tra banche, istituzioni e forze dell’ordine, con le prime chiamate a segnalare possibili situazioni di rischio, come potrebbero essere guasti ai sistemi di controllo agli accessi, movimenti sospetti di persone, effettuando anche una valutazione dei rischi di rapina e di furti ai loro bancomat, adottando almeno 5 misure di sicurezza, di cui obbligatoriamente la videoregistrazione e il dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata o il dispositivo di erogazione temporizzata del denaro.

La Prefettura promuove Riunioni di coordinamento delle Forze di Polizia o Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per la trattazione di problematiche inerenti la sicurezza bancaria, anche a seguito di situazioni di particolare criticità che dovessero essere segnalate dalle Forze di Polizia e/o dalle parti del presente protocollo ovvero dalle Organizzazioni Sindacali di categoria. Nei casi di particolare recrudescenza del fenomeno criminoso, ovvero di eccezionale rilevanza per la tutela degli interessi del Paese, la Prefettura potrà richiedere alle banche, tramite OSSIF, l’elenco e l’ubicazione delle telecamere di videosorveglianza poste a protezione delle Agenzie/Sedi bancarie.

I comandanti Massimo Dell’Anna (Gdf) e Pasquale del Gaudio (Carabinieri) con il questore Filippo Gugliemino

 

Le Forze dell’ordine si impegnano invece nei confronti delle banche a segnalare, anche per il tramite di OSSIF, eventuali fattori di rischio che possano tradursi in eventi criminosi; intervenire, su richiesta delle banche e a fronte di reali stati di necessità, a specifici incontri con le banche stesse per fornire informazioni in materia di sicurezza anticrimine; partecipare a workshop organizzati da OSSIF per promuovere presso le banche la cultura della sicurezza anticrimine e della cyber physical security; condividere linee-guida per la prevenzione e il contrasto della criminalità.