Migranti a Vercurago, il sindaco: “Noi aperti all’accoglienza”

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Carlo Greppi

 

VERCURAGO – Sono stati dislocati di nuovo nell’immobile di via dei Bravi dove già un anno fa erano stati collocati alcuni migranti: si tratta di un gruppo di 28 richiedenti asilo, trasferiti in questi giorni dal centro di accoglienza del Bione, liberato di tutti i suoi 200 ospiti in vista dei lavori per la realizzazione, nella stessa area, della nuova caserma dei pompieri.

L’edificio, di proprietà privata, è stato rimesso a nuovo dopo l’incendio che nel giugno dello scorso anno aveva devastato il tetto dell’abitazione, costringendo a far traslocare la famiglia residente e una decina di migranti che lì’ erano ospitati.

Il sindaco Carlo Greppi

Ora lo stabile è stato affittato ad una cooperativa, la Vega (che già gestisce la struttura di accoglienza aperta a Carenno), che si è fatta carico di questo gruppo di 28 richiedenti asilo giunto dall’Hub del Bione.

Non è sorpreso il sindaco Carlo Greppi, già al corrente della situazione: “Sapevamo che l’emergenza dovuta allo svuotamento del centro di accoglienza di Lecco avrebbe costretto a trovare altre soluzioni e sapevamo della disponibilità di questo stabile. Devo dire che lo scorso anno non si è verificato alcun tipo di disagio, né lamentele da parte della popolazione. Mi auguro sia così anche questa volta”.

Il primo cittadino ricorda che, nel suo paese, l’ospitalità e l’accoglienza sono virtù da sempre esistite: “Quanto fatto dai Padri di Somasca in questi anni, l’apertura di quattro comunità da loro gestite e dedicate ai minori strappati a situazioni di difficoltà, hanno aperto Vercurago all’accoglienza e alla convivenza con persone giunte da fuori. L’esempio dei Padri di Somasca è un messaggio che il paese ha saputo far suo”.

L’incendio che ha ‘bruciato’ il tetto dell’edificio di via dei Bravi nel giugno 2016